Fiat, c’è l’accordo per Pomigliano. Fiom proclama lo sciopero il 28

Roma – Siglato il nuovo contratto di lavoro per i 4.600 dipendenti della Fiat di Pomigliano d’Arco che nel 2011 saranno riassunti dalla Newco, che costruirà la nuova Panda nello stabilimento campano. Il nuovo contratto è stato siglato dalla Fim, Uilm, Ugl, Fismic e i quadri Fiat. Mentre la Fiom non ha partecipato alla trattativa. L’incremento salariale medio dovrebbe essere nell’ordine dei 360 euro lordi l’anno a regime, ovvero 30 euro lordi al mese. Tra le novità l’inquadramento dei lavoratori che prevedono nuove fasce intermedie allo scopo di agevolare l’avanzamento professionale.


Intanto la Fiom proclama lo sciopero per il 28 gennaio. Il comitato centrale del sindacato dei metalmeccanici Cgil ha detto sì all’astensione dal lavoro proposto dal segretario generale Maurizio Landini. La mobilitazione sarà di 8 ore per l’intero comparto metalmeccanico. I voti favorevoli sono stati 102, mentre 29 sono stati gli astenuti.


Per Landini quello messo in campio da Fiat è un «attacco senza precedenti ai diritti e alla democrazia».


– Non è vero – ha spiegato il segretario ai microfoni del Tg3 – che per investire in Italia bisogna negare i diritti dei lavoratori. La Fiat non è entrata nel merito di quello che serve veramente a cominciare dall’innovazione. Noi non vogliamo lasciare soli i lavoratori di Pomigliano e di Mirafiori. La Fiom non si cancella con le minacce e la Fiat sta sbagliando perché senza il consenso non si governano le imprese. Fim e Uilm stanno diventando sindacati aziendali, sarebbe utile che si fermassero perché stanno cancellando con le loro mani la loro storia e il loro futuro.


Secondo Landini, poi, il referendum su Mirafiori è «illegittimo perché mette in discussione i diritti inalienabili dei lavoratori».


– Non è un fatto di routine quello che sta accadendo a Mirafiori e Pomigliano – ha detto -. Si tratta di un accordo fatto sulla testa dei lavoratori, che non si sono potuti esprimere liberamente, ed è una violazione dei principi costituzionali di diritto del lavoro.


Landini invita «tutti i metalmeccanici a manifestare con lo sciopero di otto ore il prossimo 28 gennaio attraverso manifestazioni regionali. Invitiamo tutti a essere vicini ai lavoratori della Fiat di Pomigliano e Mirafiori».


– Faremo iniziative per una raccolta di firme per mantenere il contratto dei metalmeccanici così com’è, senza deroghe – ha proseguito -. Organizzeremo in tutte le città, a partire da Torino, iniziative di mobilitazione e chiederemo di essere ascoltati nelle assemblee elettive. Stiamo difendendo – prosegue – le libertà sindacali e i diritti dei lavoratori da un attacco di una gravità tale che non ha precedenti nella storia di questo paese. Inoltre il 3 e il 4 febbraio si terranno le assemblee dei lavoratori metalmeccanici per decidere le iniziative opportune per riconquistare un contratto collettivo nazionale. Lo sciopero è anche contro Federmeccanica perché noi puntiamo a difendere quel contratto perché se una grande azienda italiana decide di sovvertire le regole, c’è il rischio che altri possano seguirla. La Fiat sta cancellando il lavoro in questo Paese, sostituendolo solo con l’impresa. I lavoratori così diventano ‘schiavi’, ricattati e senza diritti. Quello che sta facendo la Fiat in Italia è contro gli interessi del nostro paese».


E infine Landini si dice «preoccupato per i famosi 20 miliardi di investimenti della Fiat di cui non si è discusso».


– Non c’è un piano industriale discusso con sindacati o con il governo. Pomigliano e Mirafiori valgono 1,8 miliardi e gli altri? E dove sono i nuovi modelli della Fiat? In realtà aspettiamo molte risposte che la Fiat ancora non ci ha dato.