Continuano con poco successo le perforazioni britanniche nelle acque

BUENOS AIRES – Terre lontane e isolate e pur sempre al centro delle cronache. Queste sono le Falklands, Malvinas per gli argentini, 12.170 chilometri quadrati di terra a sud dell’Oceano Atlantico.
Sotto le acque che le circondano ci dovrebbe essere petrolio a sufficienza per soddisfare i bisogni dei britannici e le esplorazioni proseguono da diverso tempo con risultati alterni.


Gli ultimi in ordine di tempo riguardano le perforazioni messe in piedi dalla Desire Petroleum, azienda britannica che da mesi è presente nell’area dell’arcipelago.


Secondo le ultime informazioni che arrivano dagli abissi marini nella zona setacciata dalla Desire Petroleum, non ci sarebbe il tanto sospirato oro nero. Ma la società ha già garantito che non demorderà e continuerà a cercare. Eppure, da sempre, le aziende britanniche interessate a queste ricerche sostengono che di petrolio ce ne sia. E anche tanto. E proprio per questo che il braccio di ferro tra Buenos Aires e Londra non conosce pause. In più, le aspettative della Desire Petroleum parlavano chiaro: il 2010 doveva essere un anno trionfale per le scoperte sotto le acque dell’Oceano.


La fiducia nelle previsioni, a febbraio di quest’anno, aveva portato in alto le azioni della Desire Petroleum fino a far aumentare del 25 percento il loro valore. Oggi, invece, dopo le notizie poco rassicuranti, sono a tutti gli effetti in caduta libera. Da un valore di 180 pence ad azione raggiunto nel settembre scorso, infatti, oggi ne valgono solo 37.


La realtà comunque, potrebbe ben presto sfuggire dal controllo delle industrie e, come già in parte sta avvenendo, passare nelle mani della politica. Argentina e Gran Bretagna, protagoniste della guerra per la sovranità sull’arcipelago all’inizio degli anni Ottanta, non stanno vivendo un buon periodo di relazioni bilaterali. Lunedì 3 gennaio Buenos Aires ha diffuso un comunicato con cui per l’ennesima volta rivendica la sovranità sull’arcipelago delle Malvinas, su quello delle Sandwich del Sud e della Georgia e su tutte le acque che le circondano. Oggi, la gestine politico amministrativa è totalmente nelle mani di Londra.


E pensare che la totalità dell’area è oggetto di un accordo bilaterale con lo scopo di “generare le condizioni propizi per la riapertura dei negoziati sulla sovranità territoriale”. Ma Buenos Aires ancora una volta denuncia la “realizzazione di atti unilaterali britannici” che includono “le attività di sfruttamento e esplorazione delle risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili così come manovre militari, costituendo così un ostacolo insormontabile alla cooperazione”.