Terzo Polo torna in pista, ora coordinamento unico

ROMA – Strattonato, conteso da entrambi gli schieramenti, bersaglio del ‘’calciomercato’’ per ingrossare le file della maggioranza, il Terzo Polo – dopo la pausa natalizia – torna in pista e annuncia di voler dar seguito (con i fatti) agli annunci programmatici di fine anno assicurando che ora il coordinamento parlamentare tra Udc, Fli, Mpa, Api e Liberal democratici, che complessivamente ‘pesa’ per centinaio di voti, comincerà ad operare. E per concertare le mosse comuni si riunirà con cadenza anche settimanale.


– Sui temi di fondo saremo uniti e all’attacco – assicura Francesco Rutelli, allontanando i dubbi di chi vede nell’eterogeneità dello schieramento un suo punto di debolezza. Quanto ai temi etici sui quali il Pdl punta a dividere il polo appena nato, il leader di Api, puntualizza che non devono essere ‘’un alibi’’ per la maggioranza. E mentre non è ancora sciolto il nodo del nome da dare al nuovo schieramento, a tornare a parlare di ‘terzo polo’ come entità politica ‘unica’ è nche Lorenzo Cesa che annuncia battaglia, in vista della ripresa dei lavori parlamentari, al governo e alla maggioranza.


Se il concetto di opposizione ‘responsabile’ non viene meno, il segretario centrista non manca però di stigmatizzare l’atteggiamento – a suo dire – ‘’sconcertante’’ del presidente del Consiglio.
– Assistiamo con grande sconcerto – scandisce infatti Cesa – al toto-acquisti di parlamentari condito da un’opera sistematica di disinformazione. Siamo perplessi – sottolinea – perchè avevamo sperato che nella maggioranza maturasse una consapevolezza reale dei problemi del Paese, delle sue difficoltà e della necessità di nuovi e più corretti rapporti tra maggioranza e opposizione. Speranza che le parole di Tremonti sulla crisi possono solo in parte soddisfare. E che comunque non possono essere sufficienti.
Secondo i centristi, a cui si affiancano anche l’Api di Rutelli e le colombe di Fli, il Governo continua infatti a non occuparsi dei problemi del paese pur essendo questa la condizione per offrire un atteggiamento ‘non ostile’.


– Non possiamo accettare – dice Rutelli – che i temi bioetici, che sono importanti, diventino per la maggioranza un alibi per non affrontare i temi su cui è disastrosa e fallimentare la politica del governo: cioè la famiglia.
In attesa di segnali più incoraggianti dalla maggioranza – ma le parole di Cicchitto di oggi poco lasciano sperare – sia Cesa che Rutelli cercano di chiamare alla compattezza i propri alleati avvertendoli anche dei pericoli delle ‘sirene’ berlusconiane. Per il leader di Api ‘’se c’è qualcuno che compra ci deve essere anche qualcuno disposto a vendere ma io spero che non ci sia nessuno che si vende’’.


– E’ fin troppo ovvio che ciascuno risponderà dei propri comportamenti davanti agli italiani – premette Cesa che poi dà appuntamento ai partiti del nuovo Polo per ‘’l’assunzione di atteggiamenti comuni e coerenti sul piano parlamentare’’. A iniziare dal caso Bondi. Ma è su tutti i principali temi sul tappeto – assicura – che si dovrà intensificare ‘’un coordinamento tra Udc, Fli, Api, Mpa e Liberal Democratici’’ perchè ‘’scorciatoie non ce ne sono per nessuno’’. Così come non c’è più spazio per ‘’scelte individuali o di partito’’. Anche perchè, come spiega il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione, nel terzo polo ‘’si sta lavorando al programma per dare risposte al paese’’. Meno propenso al dialogo con la maggioranza appare Fabio Granata che guarda più ai movimenti di Berlusconi che ai primi passi del nuovo pol.


– Cercano di annientarci – dice l’esponente di Fli – ma hanno semplicemente ‘acquistato’ tre dei nostri parlamentari. La risposta a tutto questo – dunque – non può essere un richiamo a generici sensi di responsabilità o improbabili patti di legislatura. La risposta – spiega – deve essere politica e culturale e deve essere alternativa a Berlusconi.