Il Milan vince a Cagliari E si laurea campione d’inverno

CAGLIARI – Entra Cassano e il Milan vince. Al Sant’Elia una brutta partita viene decisa dal guizzo vincente del giovane Strasser, a 4’ dalla fine, liberato in area da Fantantonio, in campo dalla mezzora del secondo tempo, al suo esordio con la maglia del Milan dopo la rottura col presidente della Sampdoria Garrone.

Ha cominciato dalla panchina, Cassano. E’ evidente che non ha i 90’ nelle gambe, essendo rimasto fermo tropo tempo. Ma la sua classe – in assenza di Ibrahimovic e con Pato e Robinho con le polveri bagnate – è stata decisiva nel finale di partita. Un assist d’oro per Rodney Strasser, ventenne della Sierra Leone (anche lui entrato nella ripresa) che ha fulminato l’ottimo Agazzi – sino a quel momento in versione saracinesca – e regalato all’ex Allegri tre punti fondamentali per restare in vetta e brindare al titolo di campione d’inverno con una giornata d’anticipo.

Ma il Milan decimato dalle assenze e reduce dal lungo ritiro a Dubai prima e alla Borghesiana poi è sembrato ancora imballato. Forse ha pagato la dura preparazione al caldo di Dubai (che nei piani di Allegri dovrà servire per il rush finale in primavera), ma in campo i rossoneri hanno faticato parecchio di fronte ad un Cagliari apparso troppo timoroso in avvio di partita, ma poi più efficace e pericoloso per il resto della gara, persa immeritatamente. Se c’é un rimprovero che gli uomini di Donadoni dovrebbero farsi, a fine partita, è proprio quello di non aver creduto con più convinzione alla possibilità di vincere contro una capolista in versione dimezzata. Serviva sicuramente più grinta e più determinazione, invece i rossoblù hanno mostrato un timore reverenziale ingiustificato. Senza Ibra (squalificato), Pirlo, Flamini, Zambrotta, Boateng e Nesta – quest’ultimo bloccatosi alla vigilia – Allegri sceglie il giovane Merkel, classe ‘92, sulla trequarti alle spalle di Robinho e del rientrante Pato, con Seedorf dirottato in cabina di regia, alla Pirlo.

Nel Cagliari, invece, si rivede Lazzari dal 1’ ma a fargli posto, a sorpresa, non è Nainggolan bensì Biondini. La partita del centrocampista rossoblù – che le voci di mercato indicano vicinissimo proprio al Milan per volere di Allegri – è durata solo un tempo, poi un nuovo infortunio lo ha costretto ad uscire dal campo.
Partita dai ritmi lenti, che il Cagliari ha provato a vincere, segnata però dai troppi errori sottoporta dei propri attaccanti. Anche Pato e Robinho hanno avuto le loro buone occasioni per andare in rete, fallendo a pochi passi dalla porta. Da segnalare che quasi tutte le occasioni da rete sono nate da clamorosi svarioni delle difese avversarie. Davvero clamorosa quella capitata sui piedi di Nené, all’8’ della ripresa. Abbiati, in fase di rinvio, ha pasticciato regalando il pallone al brasiliano che tutto solo ha fallito la conclusione, respinta dallo stesso Abbiati in corner. Due minuti prima era stato Pato a divorarsi un gol facile facile, tutto solo davanti ad Agazzi, che si è superato respingendo in corner.

Nel primo tempo era toccato al connazionale e compagno di reparto fallire il gol del vantaggio, su assist di Merkel. Ma l’occasione più ghiotta è per i padroni di casa, al 32’: corner di Cossu, Canini stacca più in alto di tutti e di testa colpisce il palo.

Nella ripresa il Cagliari sembra più convinto dei proprio mezzi, ma è il Milan a portare a casa i tre punti, con un’azione spettacolare al 40’. Tacco di Robinho per Cassano, passaggio illuminante per Strasser che, sul filo del fuori gioco, batte Agazzi. Il Milan brinda al titolo d’inverno, per il Cagliari una punizione troppo severa.