Disoccupazione, livelli record tra i giovani

ROMA – Aumento record per la disoccupazione giovanile. Il tasso dei senza lavoro tra i giovani dai 15 ai 24 anni è salito a novembre al 28,9%, il livello più elevato dal gennaio del 2004, ovvero dall’inizio delle serie storiche mensili. Lo rileva l’Istat in base a dati destagionalizzati e alle stime provvisorie, basate su un campione. Il tasso aumenta «di 0,9 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,4 punti percentuali rispetto a novembre 2009», aggiunge l’Istat.


Per quanto riguarda il dato generale, «il numero delle persone in cerca di occupazione risulta in diminuzione dello 0,4 per cento rispetto ad ottobre e in aumento del 5,3 per cento rispetto a novembre 2009. Il tasso di disoccupazione, pari all’8,7 per cento, diminuisce rispetto a ottobre di 0,1 punti percentuali; in confronto a novembre 2009 il tasso di disoccupazione registra un aumento di 0,4 punti percentuali».


«A novembre 2010 il numero di inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,1 per cento rispetto a ottobre e dello 0,6 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il tasso di inattività, pari al 37,8 per cento, è invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre 2009».


«Sulla base delle informazioni finora disponibili – si legge nella nota dell’Istat -, il numero di occupati a novembre 2010 (dati destagionalizzati) risulta in aumento rispetto a ottobre dello 0,2 per cento e dello 0,1 per cento rispetto a novembre 2009. Il tasso di occupazione, pari al 56,8 per cento, risulta in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».


«A novembre 2010 l’occupazione maschile diminuisce dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e dello 0,8 per cento rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente. L’occupazione femminile aumenta dello 0,7 per cento rispetto a ottobre e dell’1,4 per cento su base annua. Il tasso di occupazione maschile risulta pari al 67,4 per cento, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti percentuali negli ultimi dodici mesi. Il tasso di occupazione femminile a novembre 2010 è pari al 46,3 per cento, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a ottobre e di 0,4 punti percentuali rispetto a novembre 2009», continua l’Istat.


«La disoccupazione maschile risulta in diminuzione del 2,1 per cento rispetto al mese precedente e in aumento del 5,5 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il numero di donne disoccupate aumenta dell’1,5 per cento rispetto a ottobre e del 5 per cento rispetto a novembre 2009. Il tasso di disoccupazione maschile è pari al 7,8 per cento, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto a novembre 2009. Il tasso di disoccupazione femminile è pari al 10 per cento, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,3 punti percentuali su base annua», aggiunge la nota.


«Gli uomini inattivi aumentano dell’1,2 per cento tra ottobre e novembre 2010 e del 2,5 per cento su base annua; il numero di donne inattive risulta in diminuzione dello 0,5 rispetto a ottobre e dello 0,4 per cento rispetto a novembre 2009», conclude l’Istat.


Commentando i dati, il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi , sottolinea:


– L’indagine Istat mensile disegna un quadro della occupazione sostanzialmente stabile in un quadro europeo che Eurostat descrive altrettanto stabile. Il modesto aumento degli occupati, relativamente al mese di novembre su novembre 2009, comunque per la prima volta dall’inizio della crisi, dovuto alla componente femminile, si confronta con il consolidarsi della disoccupazione giovanile soprattutto nel Mezzogiorno», aggiunge il ministro.


Nei prossimi giorni il governo, osserva il ministro, incontrerà le Regioni per definire l’impiego degli ammortizzatori sociali . Sempre nei prossimi giorni, si riunirà la cabina di regia per l’attuazione del Piano nazionale per l’occupabilità dei giovani, diretta dai ministri del Lavoro, dell’Istruzione e della Gioventù, per verificare lo stato di attuazione del Piano e programmare le nuove iniziative.