Al Manuzzi vince la noia

CESENA – Al Dino Manuzzi forse si sarebbe potuto giocare anche senza portieri: Cesena e Genoa giocano a non farsi male e non regalano un grande spettacolo al pubblico. Pochissimi tiri in porta, nessuna parata degna di nota e un punto a testa che accontenta soprattutto la squadra di casa. Sette punti in tre match sono un buon bottino in chiave salvezza, con due buone notizie (le sconfitta di Brescia e Bari) alternate a una meno buona (il successo a sorpresa del Lecce): Cesena a quota 19, a +1 dalla linea rossa. Genoa a digiuno da gol da tre partite.

Dopo il tormentone Mutu, Ficcandeti torna a pensare al campo e sceglie Budan al posto di Bogdani.
Di fronte ci sono due degli attacchi meno prolifici del campionato (peggio ha fatto solo il Bari), e si vede. Da una parte Destro è del tutto isolato. Ballardini cerca di allargare il gioco e ci riesce nei primi minuti, con alcune sortite di Criscito e Rossi che finiscono in un nulla di fatto. Il Cesena si chiude bene nei primi minuti e cresce a vista d’occhio con il passare dei minuti. Jimenez e Giaccherini sono vivaci, ma manca sempre qualcosa nei metri finali. Di grosse occasioni non se ne registrano. La migliore capita sui piedi di Sammarco allo scadere del tempo, ma l’ex centrocampista della Samp non riesce a dare il giusto giro al sinistro potente. Nel finale del tempo un infortunio per Eduardo, che però stringe i denti e rimane in campo.

Nella ripresa, giocata per larghi tratti nella nebbia, lo spettacolo non migliora. Ficcadenti cerca di cambiare qualcosa, inserendo Caserta e Bogdani per Parolo e Budan, ma non ottiene grossi risultati. Dall’altra parte c’è il rientro di Sculli (per uno spento Jankovic), ma l’esterno non ha ancora il ritmo nelle gambe. Il Genoa cerca di riprendere in mano la gara, e a momenti ci riesce, rendendosi pericoloso con un paio di palloni su cui Destro non riesce a trovare la porta. Da sottolineare la grande voglia dell’attaccante cresciutio nell’Inter, poco supportato però dalla squadra, Kharja in primis. Nel finale, un buono spunto di Giaccherini si perde sul fondo, in quello che è l’ultimo tentativo dei padroni di casa. All’ultimo minuto, per la cronaca, la prima e unica ammonizione della giornata, poprio per Destro, reo di un gomito alto su Von Bergen.