Acquafresca affonda il Parma

PARMA – Giocare a pancia piena non è mai salutare, soprattutto dopo una ‘scorpacciata’ come quella di Torino con la Juventus. Un 4-1 che è pesato sulle gambe del Parma che ieri al Tardini ha lasciato il passo, e tre punti, al Cagliari. La formazione di Donadoni si è imposta per due a uno grazie alla doppietta di un rinato Robert Acquafresca. La voglia di rivincita dopo la sconfitta con il Milan ha fatto il resto.

Il tridente d’assalto del Parma che ha spazzato via i bianconeri si è visto solo nel secondo tempo quando ha tentato finalmente una reazione, ma alla fine è arrivato solo un gol, autore Sebastian Giovinco. Il Cagliari invece festeggia una vittoria meritata e ritrova il suo bomber. Acquafresca non segnava addirittura da quattro mesi, dall’11 settembre scorso quando i sardi si imposero per 5-1 sulla Roma e lui siglò una rete al 38’ del primo tempo.

Al Tardini gli sono bastati invece 22’ per superare la prima volta Mirante. Dopo i primi minuti di studio, con un leggero predominio territoriale degli emiliani, l’attaccante rossoblù raccoglie al limite dell’area una debole respinta di Paletta, si sistema il pallone sul sinistro ed insacca nell’angolino più lontano. Nove minuti più tardi è già due a zero. Questa volta è il piede di Cossu a propiziare l’incursione in area di Acquafresca, Paletta non chiude ed il sinistro del numero nove sardo non perdona.

Nel finale di tempo il Parma ha due occasioni, al 36’ con Giovinco e, soprattutto, al 45’ con Zaccardo ma Agazzi è attento e non si fa superare.
Nella ripresa Pasquale Marino getta nella mischia gli ultimi arrivi del mercato. Subito entra Palladino, poi è la volta di Modesto e Calvo. Quello che cambia nel Parma non è però l’assetto tattico ma la testa e la grinta. Giovinco, è l’8’, ne approfitta subito e con una staffilata di sinistro dal limite infila Agazzi. Il 2-1 fa tremare la gambe al Cagliari che rischia ancora al 14’ per una conclusione di Gobbi, deviata in angolo, e per un diagonale di Crespo, quattro minuti più tardi, intercettato da Agazzi.

Nel Cagliari è arrivato allora il momento di Matri. Al 24’ il bomber può recriminare per un intervento alle spalle di Lucarelli in area gialloblù. Il contatto c’é e meriterebbe il calcio di rigore. L’arbitro Candussio lascia correre e sbaglia. Errore che il direttore di gara ripete al 31’ quando non vede un’altra trattenuta di Lucarelli su Matri, dopo un’occasione sprecata di Nené, e due minuti dopo per un contatto falloso di Canini su Palladino in area di rigore cagliaritana. In pieno recupero Matri si mangia il gol del 3-1 tirando sul corpo di Mirante, poi a pochi secondi dal triplice fischio la mischia nell’area del Cagliari fa correre l’ultimo brivido, ma nulla di più, ad Agazzi.