Strage Arizona: si cerca il complice

TUCSON – – Siamo molto contenti su come procede il decorso postoperatorio della paziente – hanno detto il dottor Peter Rhee e il dottor Michael Lemole, che hanno sottoposto la Giffords ad un intervento durato due ore -. La manteniamo in coma artificale. Ma la paziente, che non è in grado di parlare, è in grado di reagire ai comandi.
I medici hanno precisato che «é ancora presto per esprimere un parere definitivo», ma ribadito un «cauto ottimismo è legittimo».

E’ in stato critico e lotta contro la morte la deputata democratica americana Gabrielle Giffords, ferita da una pallottola alla testa ieri da un giovane che a Tucson, Arizona, ha ucciso altre sei persone, fra cui una bambina, un giudice federale, un collaboratore della deputata. La Giffords, 40 anni, rappresentante dell’Arizona, «è in stato critico, ma sono ottimista sulla sua sopravvivenza», ha dichiarato Peter Rhee, primario del reparto di traumatologia dell’ospedale universitario di Tucson, dove e’ stata trasportata in elicottero, mentre un medico amico di famiglia che s’e’ confidato con i chirurghi che l’hanno operata, parla di ‘’cauto ottimismo’’. Il proiettile, entrato dalla tempia e uscito dalla fronte, ha causato effetti ‘’devastanti’’, dicono i medici.

La polizia indaga sul movente, quasi certamente politico, dello sparatore, arrestato e identificato come Jared Lee Loughner, di 22 anni, mentre, spiega lo sceriffo locale, sta ora cercando un possibile complice, un uomo di 40-50 anni, visto da alcuni testimoni in sua compagnia. Secondo la stampa americana, il ragazzo si è avvicinato alla Giffords, che stava incontrando gli elettori fuori da un supermercato Safeway, ha chiesto di parlarle subito e, invitato a mettersi in fila con gli altri, s’è allontanato, è tornato e le ha sparato alla testa a bruciapelo con una pistola semiautomatica Glock da 9mm con caricatore da 30 colpi, risultata acquistata regolarmente, con cui poi ha colpito le persone che stavano intorno alla deputata. Sei i morti, fra cui il giudice federale John Roll, 63 anni, suo amico personale; un suo collaboratore, Gabe Zimmerman, 30; la bambina Christina Greene, 9 anni, e tre persone anziane: Dorthy Murray, 76; Dorwin Stoddard, 76; Phyllis Scheck, 79.

Dodici le persone ferite. Bloccato e arrestato, il killer, originario di Tucson, ha precedenti penali, non è riuscito a entrare nell’esercito e il liceo al quale intendeva iscriversi avrebbe chiesto l’autorizzazione di uno psichiatra. Di recente ha immesso strani video su YouTube. Descritto dalla polizia come non «folle instabile», il ragazzo sarebbe rimasto in silenzio durante l’interrogatorio.
– Ha un passato travagliato e non siamo affatto convinti che abbia agito da solo – hanno riferito fonti autorizzate.

Quanto al movente, la polizia pensa che sia politico. La Giffords infatti è ebrea, ed è una democratica, anche se moderata, che aveva vinto a novembre la rielezione alla Camera battendo un candidato del Tea Party per 4.000 voti.

E’ favorevole alla libera scelta in tema di aborto, alla ricerca sulle cellule staminali, accorata sostenitrice della riforma sanitaria voluta da Obama e delle energie rinnovabili; ha posizioni rigide sull’immigrazione ma, pur non essendo contraria al libero possesso di armi, è favorevole a una loro moderata regolamentazione. E sono in molti fra analisti e politici ad attribuire una certa responsabilità morale per l’accaduto all’ex governatrice dell’Alaska ed ex candidata vicepresidente ultraconservatrice Sarah Palin, che ha inserito la Giffords in una lista di 17 nemici da «abbattere» (politicamente).

– Atti di violenza insensati e terribili che non hanno alcun posto in una società libera – ha detto della strage il presidente Barack Obama, che ha inviato in Arizona il direttore dell’Fbi Robert Mueller per aiutare con le indagini. Obama ha definito la sparatoria ‘’una tragedia …per tutta la nazione’’.