Cile, consegnata la donazione per gli italiani bisognosi

SANTIAGO – Come ogni anno, in occasione della festività dell’Epifania, il Comitato Italiano di Assistenza, COIA, e l’Ambasciata italiana in Cile hanno consegnato una donazione agli assistiti del Comitato.
La tradizione è stata rispettata anche quest’anno, per la seconda volta, dall’Ambasciatore Vincenzo Palladino e dal Console Pasquale Centracchio. Presenti alla cerimonia di consegna il Presidente del Comites Cile, Pio Borzone, e i consiglieri Ines Rocca, Annamaria Barbera e Mario Gonzalez.

“L’anno scorso per particolari ragioni il contributo natalizio è stato più consistente del solito”, ha informato Pezzoli. “Quest’anno, purtroppo, la situazione finanziaria italiana non è certo delle più felici. Inoltre, a peggiorare la situazione, l’euro ultimamente è letteralmente crollato perdendo un 20% del suo valore, e gli aiuti che ci arrivano sono in euro. Questo porta il contributo natalizio di quest’anno ad essere inferiore rispetto all’anno precedente. Siamo riconoscenti e debitori per la sensibilità e la continua preoccupazione sociale del nostro Ambasciatore che, nonostante tutto, non ha voluto mancare l’appuntamento”.
Il Presidente del COIA ha ricordato come gli stanziamenti governativi di aiuti sanitari per gli associati in stato di necessità risalgono al 2009, quando si affidò il compito di amministrarli alla compagnia di assicurazione “Cruz del Sur”, in un convegno con le autorità diplomatiche di allora: i beneficiari destinatari furono all’epoca soltanto 50 persone. Nel 2010, l’Ambasciatore Palladino ha preso in mano la situazione e, tramite due funzionari, a Santiago nella sede del Coia e nella quinta regione, con un convegno, istituì una sovvenzione sanitaria in accordo con le farmacie, segnando una svolta: i beneficiari passarono da 50 a 150, ovvero tutti gli iscritti.

“Le necessità restano molto al di sopra delle risorse disponibili”, ha ricordato Pezzoli, “i bisogni vanno aumentando con il passare degli anni e l’età degli associati. Ulteriori tagli previsti metteranno in serie difficoltà le nostre istituzioni: per questo preghiamo il Signor Ambasciatore di confermare il suo impegno affinché ciò non accada”.

A sostegno degli italiani del Comitato bisognosi è arrivato anche il contributo della Comunità italiana e delle Associazioni Regionali, tramite i ricavati del recente Festival Gastronomico.
“Si dice che la collettività italiana si è un po’ dispersa, assimilata, si dice che sia distante e che sia difficile convocarla. Ma tutto ciò non è vero”, ha sottolineato con sosdisfazione del il Presidente del COIA. “Ne sia la dimostrazione il pranzo organizzato dal CARI a beneficio del Coia. La solidarietà è ancora viva e presente. È stato bello e confortante vedere come le Associazioni regionali abbiano risposto con entusiasmo a questo invito. È stato anche molto emozionante vedere come le donne italiane abbiano partecipato orgogliose all’evento, con vassoi pieni di vivande di sapori nostrani, prodotti poi venduti ai connazionali giunti con le famiglie all’incontro di beneficenza. Tutto – ha rilevato – è stato offerto gratuitamente”.

Il ricavato del Festival Gastronomico è stato pari a 2.900.000 dollari: la donazione al COIA è stata dunque pari a 2.700.000 dollari, ad incremento della diminuita cassa fraterna che sostiene ai cittadini italiani più bisognosi della Comunità cilena.

Ferdinando Pezzoli ha svolto i ringraziamenti del Comitato Associazioni Regionali Italiane, CARI, per il successo del Festival gastronomico. “Approfitto a nome del CARI – ha detto – per ringraziare lo Stadio Italiano che ci ha dato ospitalità e non solo, tutte le Associazioni Regionali e i loro Associati per la generosità dimostrata, l’Istituto Italiano di Cultura per il suo apporto culturale alla riffa, i Boy Scout della Parrocchia Italiana per l’appoggio logistico, la collaborazione dei tanti italiani anonimi, e, infine, tutta la Collettivitá che con la sua partecipazione ha fatto sì che questa manifestazione fosse un successo”.

“Per fronteggiare questa emergenza economica – ha aggiunto – e migliorare l’assistenza dobbiamo allargare la collaborazione e la solidarietà a tutti gli italiani residenti e alle associazioni di appartenenza in coordinamento con la nostra Ambasciata. Solo così – ha concluso – potremo mantenere viva la tradizione degli italiani nel mondo, fatta di fraternità e spirito di servizio rivolto ai nostri connazionali meno fortunati. Il COIA sempre sarà disponibile ad assumere questo impegno italiano e cristiano: nei prossimi mesi sarà concesso dalle autorità cilene il riconoscimento legale al COIA. In questa occasione si rinnoverà il Consiglio Direttivo in una appropriata assemblea ordinaria di soci. Auspichiamo che il momento sia propizio per aumentare il numero dei soci e anche la collaborazione comunitaria”.