Fiom: «Possiamo vincere» Fiat al 25 per cento in Chrysler

TORINO – Sale la tensione in vista del referendum in programma giovedì e venerdì prossimi tra i lavoratori di Mirafiori sul ‘piano di rilancio’ targato Marchionne. Altre scritte contro la Fiat, l’amministratore delegato del Lingotto e la Cisl sono comparse in alcune zone di Torino. Le scritte, a differenza di quelle rintracciate ieri, non riportano alcuna sigla e sono state tracciate con vernice nera.

Intanto la Fiom avverte: se dovessero vincere i sì, il sindacato metalmeccanici della Cgil si rivolgerà alla magistratura. Ad annunciarlo è il presidente del comitato centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi.
– Continueremo a contrastare l’accordo sul piano sindacale ma anche sul piano giuridico legale – ha spiegato dai microfoni di Area -. Questo accordo viola un’infinità di leggi, è un accordo in malafede fatto da contraenti in malafede, quindi ci rivolgeremo alla magistratura’’.

E il leader Fiom, Maurizio Landini rilancia:
– La partita può essere vinta, risolta positivamente Per noi la vertenza resta aperta ed è anche questo il significato dello sciopero generale al quale i metalmeccanici della Cgil chiameranno i lavoratori il 28 gennaio prossimo a cui la Cgil ha dato pieno sostegno.

Quindi al termine di un incontro con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, il leader Fiom fa sapere che con Bersani c’è una «preoccupazione comune per le libertà sindacali» messe in discussione dall’accordo su Mirafiori.

Il leader Fiom annuncia poi una sottoscrizione straordinaria per sostenere la lotta in corso che si trasformerà in un vero e proprio «appello a tutti quelli che pensano che questa battaglia sui diritti sia una battaglia di tutti».

Torna a difendere l’intesa invece il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che, ospite della trasmissione ‘Porta a Porta’, smentisce le voci che parlano di rapporti critici tra Viale dell’Astronomia ed il Lingotto.

– E’ un accordo importante che nasce sulla scia di un percorso fatto da Confindustria con gli altri sindacati – sostiene -. Chi dice quindi che Fiat sta su una sponda e Confindustria sull’altra non vuole vedere quanto fatto con la riforma del modello contrattuale con Cisl, Uil e l’occhio attento del governo nel 2009”.

Si è poi appreso che Fiat aumenta la propria partecipazione in Chrysler Group dal 20% al 25% in seguito al verificarsi del primo dei Performance Events. Attualmente, le quote di partecipazione in Chrysler Group sono: UAW VEBA 63,5%; Fiat 25,0%;Tesoro USA 9,2%; Governo Canadese 2,3%. Fiat potrà ulteriormente aumentare la propria quota in Chrysler sino al 35%, in tranche del 5%, attraverso il raggiungimento di due ulteriori Performance Events.