In Germania il premier appoggia la candidatura di Draghi

BERLINO – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha appoggiato ieri a Berlino la candidatura del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Il premier non ha risparmiato durissimi attacchi alla magistratura nel giorno della decisione della Consulta sul legittimo impedimento.

Se il legittimo impedimento dovesse essere bocciato – ha giurato il premier – “spiegherò agli italiani di cosa si tratta, della patologia di un ordine giudiziario che, come ho detto anche alla cancelliera Merkel, si è trasformato in ‘potere giudiziario’ esorbitando dal suo alveo costituzionale”.
Poi Berlusconi ha ufficialmente appoggiato la candidatura di Draghi al posto del francese Jean-Claude Trichet il cui mandato scade a ottobre. “E’ ovvio che saremmo onorati se la scelta dell’Europa cadesse sul nostro governatore della Banca d’Italia”, ha detto Berlusconi.

La Merkel, al fianco di Berlusconi nella sala stampa, non ha fatto commenti sul tema.
Una fonte diplomatica ha più tardi detto che “nel corso dei colloqui non si è affrontato il tema”.
Il principale rivale di Draghi è considerato il governatore tedesco della Bundesbank Axel Weber le cui quotazioni tuttavia sono diminuite dopo le sue dichiarazioni critiche nei confronti dell’acquisto di bond da parte della Bce.

Nell’ultimo sondaggio del 6 gennaio, 26 economisti su 42 considerano Weber favorito. Dieci indicano Draghi e sei altre personalità tra cui il presidente tedesco dell’European financial stability facility Klaus Regling. Nel precedente sondaggio pubblicato in settembre Weber era stato indicato da 40 economisti su 45.
Il mese scorso la Merkel aveva rifiutato di fare ipotesi sul successore di Weber dicendo che non era ancora un argomento all’ordine del giorno.

Sempre oggi Andrea Enria, responsabile del servizio normativa e politiche di vigilanza della Banca d’Italia, è stato nominato presidente dell’European banking authority (Eba), riferisce una fonte italiana vicina alla vicenda.

Secondo la stessa fonte la candidatura di Enria è stata fortemente sostenuta da Draghi e non riduce le possiiblità che sia un altro italiano a sedere sulla poltrona più importante dell’Eurotower di Francoforte.
L’Eba è stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue lo scorso anno nell’ambito della riforma dell’architettura finanziaria europea. Dal primo gennaio ha preso il posto del precedente Comitato dei supervisori bancari europei (Cebs) per la elaborazione di regole comuni e prassi di vigilanza omogenee a livello europeo.

Enria, 49 anni, è stato segretario del Cebs tra il 2004 e il 2008 e ha seguito il processo di riscrittura delle regole dopo lo scoppio della crisi finanziaria.