Wikileaks: la ‘Camorra’ importa cibi con veleni e batteri

NAPOLI – In Campania la camorra fa affari anche con “importazioni a basso costo”, “dalle mele cariche di pesticidi della Moldova al sale del Marocco infestato da E. coli”. Dopo quelli dedicati alla mancata lotta alla mafia, nuovi file riguardanti l’Italia emergono dagli archivi di Wikileaks.

Il console generale Usa a Napoli, J. Patrick Truhn in un dispaccio del giugno 2008 cita le affermazioni di un “comandante dei carabinieri” di Napoli e parla dei panifici nelle mani della camorra dove si cucina il pane con materiali tossici.

E dopo un viaggio in Calabria il console la definisce una regione “debole”, un “salasso per l’economia italiana” con una popolazione “che vede i politici locali come inefficaci o corrotti” e un territorio “in mano agli estorsori e ai trafficanti di droga”.