I lombardi ritrovano la vittoria con Bega e Diamanti

BRESCIA – Il Brescia torna a respirare e quindi a sperare, il Parma si fa risucchiare nel calderone di chi lotta per non retrocedere. Tre punti, quelli conquistati dalla squadra di Beretta (in ballo c’era anche la sua panchina) che interrompono una serie di tre ko di fila e che sono arrivati nel segno del bomber che non ti aspetti, il difensore Ciccio Bega migliore in campo – a quasi 36 anni – insieme all’altro “vecchietto” del Brescia, il quasi 38enne Filippini. Il sigillo, nel finale, è invece di Diamanti.


Dall’altra parte, il Parma ha dimostrato che il ko interno contro il Cagliari non era stato occasionale, ma il primo segnale di un’involuzione della squadra di Marino: poche idee e mal espresse anche se va detto che la svolta del match è coincisa con l’espulsione (giusta) di Paci dopo nemmeno 30’ di gioco. Ma anche prima di questo episodio i ducali avevano evidenziato difficoltà. Una partita che Beretta sceglie di affrontare con l’esclusione eccellente di Bega, inizialmente bloccata regala i primi sussulti al 17’: un calcio di punizione di Diamanti dalla distanza che trova l’esterno della rete. Poco dopo, su cross di Koné e velo di Caracciolo, girata di Eder dentro l’area con palla che va a lato. L’occasionissima per il Parma matura invece al 22’ con Crespo che da pochi passi tenta il pallonetto per superare Arcari su servizio di Candreva: alto. Brescia graziato. Non grazia invece Paci l’arbitro Bergonzi che punisce il difensore con un cartellino rosso per un fallo da ultimo uomo su Eder che nell’occasione si infortuna in modo serio. Il Parma accusa ed il Brescia diventa padrone della partita. La supremazia dei padroni di casa è premiata al 50’, nel ‘recupero del recupero’, quando Bega lascia di sasso Mirante con un gran sinistro da fuori area.


Nella ripresa il trend cambia progressivamente con il Brescia che si rintana, con il Parma che con la forza dei nervi prova a crederci e a mettere pressione agli avversari. Il tentativo riesce perché il Brescia si mostra impaurito, ma il Parma non é lucido ma solo nervoso nelle sue sortite offensive e così di pericoli veri e propri non ne crea ad Arcari. Anzi, è il Brescia a sigillare il risultato con un sinistro di Diamanti sulla ribattuta di un palo colpito da Koné.