Il Napoli batte il Bologna e si regala l’Inter

NAPOLI – Un allenamento o poco più. Il Napoli-due regola senza problemi il Bologna-due in una partita interlocutoria, nei confronti della quale gli emiliani non nutrivano probabilmente interesse alcuno, mentre per i partenopei rappresentava solo un’indispensabile, inevitabile e forse perfino fastidiosa tappa di avvicinamento alla partita di Coppa Italia vera, quella che giocheranno la settimana prossima nei quarti di finale contro l’Inter. In quel caso si può immaginare sin da ora che in campo scenderanno i titolari sull’uno e sull’altro fronte, trattandosi di partita nella quale potrà davvero accadere di tutto. D’altronde, come dare torto ad Alberto Malesani se, in pratica, rinuncia, prima ancora di scendere in campo, ad ogni velleità di qualificazione? Con i tempi che corrono e con i problemi che il Bologna ha avuto ed ancora ha in campionato, non si potevano certo pretendere atti di eroismo.

E se Malesani è pragmatico e realista e lascia a casa buona parte dei titolari, non molto diverso è il comportamento di Walter Mazzarri, con una differenza non di poco conto, però, tra le due situazioni: le riserve del Napoli formano una squadra nettamente superiore a quella messa insieme con le seconde linee del Bologna. Il Napoli-due tocca e tocchetta, il Bologna-due qualche volta osa mettere il naso fuori dalla metà campo, senza tuttavia riuscire a farsi pericoloso. Gli azzurri impiegano otto minuti per chiudere la pratica. Va in gol Yebda con un colpo di testa a pallonetto su traversone dalla bandierina di Lavezzi. La replica, sempre nel primo tempo, é affidata proprio all’argentino, con una magia nel controllo della palla al centro dell’area di rigore. Un po’ di emozione in più è capace di darla Cribari che riesce nell’impresa di provocare un calcio di rigore in occasione di un innocuo tentativo di Meggiorini.

Con il risultato sul 2-1 la partita ha un piccolo sussulto, si anima leggermente. Il Bologna in qualche circostanza, e sempre in contropiede, cerca di darsi da fare, ma Iezzo non corre mai pericoli veri. Gli azzurri addormentano la partita e chiudono la pratica qualificazione senza grandi affanni. Mazzarri fa entrare Cavani al posto di Sosa e l’ambiente si riscalda. Un piccolo sussulto anche all’ingresso di Lucarelli, che torna in campo quattro mesi dopo l’intervento di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro, e niente più.