Tunisia, l’ambasciatore Benassi: «La nostra collettività sta reagendo benissimo»

ROMA – «Tutta la collettività italiana qui residente sta reagendo in un modo che definirei fantastico». Così l’ambasciatore italiano a Tunisi Pietro Benassi ha raccontato la crisi tunisina vista dagli italiani stabilmente residenti nel paese. Intervistato questa mattina a «Radio Anch’io», il diplomatico ha parlato di una situazione tutto sommato sotto controllo, così come, d’altra parte, ha fatto anche il Ministro degli esteri Frattini secondo cui sono già 700 gli italiani rientrati da Tunisi.

La maggior parte però rimane: tra questi anche l’imprenditore Marco Pellizzari, intervenuto durante la trasmissione per dire che questo per la Tunisia è «un momento molto importante. Come imprenditore sono preoccupato per il breve termine, ma ottimista e fiducioso per il futuro».

Secondo Pellizzari non possono essere dimenticati «i meriti del Governo di Ben Ali che ha fatto crescere rapidamente la Tunisia e la sua economia, purtroppo la corruzione ha rovinato tutto». Vista la tensione nel paese, nonostante l’ottimismo, l’imprenditore ha infine confessato di «dormire con l’arma sul comodino».
Per l’ambasciatore Benassi i nostri connazionali si stanno comportando con molta «responsabilità», sia quelli stabilmente residenti che quelli di passaggio.

– Chi è residente in Tunisia ci ha detto: qui stiamo e vogliamo restare senza fare imprudenze, abbiamo costruito qualcosa e vogliamo continuare a farlo. Un approccio che trovo positivo e che ho accompagnato con alcune raccomandazioni. Altrettanto responsabili – ha aggiunto l’ambasciatore – sono i connazionali che stanno uscendo dal Paese, così come già avevano programmato di fare, cui si è aggiunto qualcuno che ha deciso di andare via d’urgenza.

Nel paese, hanno ricordato i giornalisti, vive anche la signora Anna Craxi, moglie di Bettino di cui domani cade l’anniversario della scomparsa.
– La signora Craxi – ha confermato l’Ambasciatore – ha sempre vissuto ad Hammamet, ma era in Italia per Natale. Voleva tornare le ho sconsigliato di farlo e ho fatto una certa fatica a convincerla. Oggi arriverà qui il sottosegretario Stefania Craxi.
Notizie rassicuranti anche per il circo Bellucci bloccato da giorni a Sfax, a 300 km da Tunisi.
– Sono ancora lì ma non sono mai stati sotto assedio – ha precisato l’ambasciatore -. Tre, quattro giorni fa hanno avuto affianco scontri a fuoco, così come accadeva in tutto il Paese, ma sono stati avvicinati solo da qualche balordo che tentava sciacallaggio.

I circensi hanno tutti i beni di prima necessità: «non c’è nessun problema in quel senso», ha detto Benassi.
– Li sentiamo ogni ora – ha proseguito -. Entro 48 ore, se non ci sono recrudescenze, partiranno.

Sulla strategia futura, Benassi ha infine fatto sue le considerazioni del ministro Frattini:
– Vorrei ricordare che siamo stati i primi ad avere contatti con il nuovo governo tunisino ieri. Come ha detto Frattini serve sostegno a questo Paese, alle sue componenti democratiche, al governo che lo guiderà. Su come si sia arrivati a questa situazione si aprirà certo un dibattito molto complesso. L’Ue deve impegnarsi di più, ma negli ultimi tempi, e non parlo di giorni e settimane, tutti i Paesi hanno fatto pressione sulla Tunisia per il rispetto dei diritti umani e le libertà fondamentali