Bersani: «Raccoglieremo 10 mln di firme per mandarlo a casa»

ROMA – Obiettivo: chiudere con Berlusconi che «a Ben Alì gli fa un baffo». Come? «Raccoglieremo 10 mln di firme per mandarlo a casa». Nel frattempo parliamo con tutti, o quasi tutti (mancano Vendola e Di Pietro all’appello); dal terzo Polo a Montezemolo, per una fase costituente. E se nel frattempo Tremonti prende il posto del Cavaliere»è una buona notizia, perché almeno significa che Berlusconi ha lasciato la mano».
Pier Luigi Bersani traccia la road map per voltare pagina.


– Noi come Pd lanciamo un’iniziativa per dare voce a tutti italiani indignati. Dai primi di febbraio allestiremo 10mila gazebo per raccogliere 10milioni firme su testo molto semplice: Berlusconi vai a casa -. Lo ha annunciato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervistato da Repubblica Tv. Per il leader democratico è ora di chiudere l’esperienza del berlusconismo.


– Serve una fase costituente per andare oltre il berlusconismo – sostiene -. Non sopporto più le gelosie delle forze politiche, di quelli che non parlano con questo, e quell’altro che non parla con l’altro. Berlusconi a Ben Alì gli fa un baffo, non c’è da aspettarsi niente. Ci vuole un moto corale di opinione pubblica per fermarlo – sottolinea Bersani -. Qualsiasi soluzione, comprese le elezioni anticipate, è meglio di questa situazione.
Ed ecco le mosse del Pd:
– Nell’immediato bisogna muoversi e muovere l’opinione pubblica, fare battaglia parlamentare, chiedere che lui se ne vada.


Chi coinvolgere nel cammino per voltare pagina?
– Io – ribadisce – l’ho detto chiaro: dopo la conferenza di Napoli, noi avremo un pacchetto di proposte con le quali ci rivolgeremo alle forze sociali e alle forze di opposizione, che si pongano il problema di una fase costituente. A Fini e Casini, dico va bene dire elezioni, ma cominciamo a guardare anche avanti. Per questo, io mi rifiuterò di fare accordi politicisti, rifiuterò se su 4-5 cose non siamo d’accordo. Ma al tempo stesso, bisogna fare qualcosa per il lavoro, riforme, un fisco più serio… Poi se qualcuno si sottrae si prenderà le sue responsabilità. Non solo il terzo polo.


Per Bersani «tutti quelli che ragionano oltre per me sono interlocutori. Noi siamo intenzionati a discutere con tutti», dice a proposito di Luca di Montezemolo.
– Naturalmente -osserva- non dimentico che senza il Pd non esiste nessun oltre. Non c’è nessuna soluzione per andare oltre che non passi attraverso il confronto con noi. C’e’ qualche leggerezza attorno a questo punto.


A chi obietta che il governo, almeno nei numeri sembra rafforzarsi il segretario democratico non dà retta:
– Il governo sarebbe costretto a stare in aula come una cozza attaccata allo scoglio anche con il sostegno del gruppo dei ‘responsabili’. E’ chiaro che anche così –spiega- il governo non va avanti. E questi sarebbero i responsabili? Ma non facciamo ridere per favore.


E sulle tensioni in seno all’esecutivo non sembra poi credere più di tanto. Non sarà Tremonti a spodestare Berlusconi, anche se il ministro dell’Economia a Palazzo Chigi sarebbe una buona notizia, perché vorrebbe dire che Berlusconi ha fatto un passo indietro.
– Non credo avverrà – sostiene -, ma se Tremonti accettasse una strada di questo genere, nella denegata ipotesi che Berlusconi facesse un passo indietro e arrivasse un altro di centrodestra, dovrebbe essere considerata una cosa positiva che Berlusconi torni a fare gli affari domestici. Naturalmente noi continueremo a fare l’opposizione.