Tensioni sul debito dell’Italia e Spagna

ROMA – La ripresa economica dell’area euro prosegue e occorre monitorare con ‘’attenzione’’ i prezzi. Ma sulle Diciassette economie dell’euro continuano a pesare alcune incertezze, a partire dalle tensioni sul debito sovrano che ultimamente hanno preso di mira anche Spagna e Italia. La diagnosi è contenuta nel bollettino di gennaio della Banca centrale europea, mentre il Comitato europeo per il rischio sistemico, lo ‘Esrb’, tiene la sua prima riunione a Francoforte e nomina fra gli altri l’italiano Mario Draghi e il tedesco Axel Weber nel suo Comitato direttivo.

E’ un invito a non abbassare la guardia quello rivolto dalla Bce ai governi dell’area euro, impegnati a discutere il possibile rafforzamento del fondo salva-Stati mentre il balzo dei premi di rendimento concedono una tregua a Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia.

‘’Occorre – dice la Bce – attuare con tempestività riforme strutturali consistenti e di ampia portata a integrazione del risanamento dei conti pubblici’’.

Il bollettino, aggiornato al 12 gennaio, non tiene conto del calo degli ‘spread’ degli ultimi giorni: oggi l’Italia viaggia sotto i 160 punti (aveva superato i 200 a dicembre), la Grecia a 820 punti, l’Irlanda a 568, il Portogallo a 162, la Spagna a quota 215. Ma le avvisaglie di tregua – sembra dire la Bce – non devono sviare l’attenzione dal risanamento dei conti, che in alcuni Paesi richiede ‘’profonde riforme’’. E la Bce non si nasconde che agli inizi di gennaio le tensioni sul debito sovrano non si sono scagliate solo su Lisbona, Atene o Dublino, ma hanno colpito ‘’anche in altri paesi dell’area dell’euro quali Spagna, Italia e Belgio’’.

Mentre, sul fronte dell’inflazione, la previsione dell’Eurotower è che la stabilità dei prezzi dovrebbe essere mantenuta nel medio termine, grazie anche alla frenata dei salari particolarmente evidente in Germania e Italia. Tuttavia – avverte la Bce – ‘’è necessario seguire con molta attenzione’’ l’andamento dei prezzi, che presentano ‘’rischi al rialzo’’ connessi alle quotazioni dell’energia e delle materie prime. Intanto, dopo il terremoto finanziario iniziato nel 2007 e da cui l’Europa sta faticosamente uscendo, nella Ue è finalmente operativo lo ‘European Sistemic Risk Board’ che, a Francoforte, ha tenuto la sua riunione inaugurale. Trichet, che lo presiede, ha detto che lo ‘Esrb’ avrà il potere di lanciare preventivamente l’allarme quando i comportamenti delle banche mettono a rischio il sistema finanziario: agli istituti di credito l’Esrb potrà intimare di ‘’adeguarsi, o spiegare’’, spiega Trichet senza nascondersi che ‘’il lavoro duro comincia adesso’’.