Potolicchio pronto per Daytona

CARACAS – Il prossimo 20 febbraio si disputerà la 24 ore di Daytona, la corsa di resistenza che vede impegnate vetture prototipo. L’edizione 2011 avrà un motivo in più per essere seguita, scenderà in pista l’italo-venezolano Enzo Potolicchio.

Il pilota di origini siciliane nel ’97 partecipò alle prove di questa gara, ma un problema meccanico gli impedì di essere presente nella griglia di partenza. Nell’edizione 2011 di questa interessante e impegnativa prova, Potolicchio, attuale campione del ‘Ferrari Challenge America’, sarà alla guida di una Reily Ford del team Extreme Motor Sport. Circa 200 piloti parteciperanno nella 49ª edizione delle ‘24 ore di Daytona’, nella lista dei piloti spiccano i nomi di Guillermo ‘Memo’ Rojas (messicano, campione della Grand America 2010) e il colombiano Juan Pablo Montoya (ex pilota di Formula Uno e vincitore della prova nelle edizioni 2007 e 2008).
L’italo-venezolano, nel 2011 sarà impegnato nel campionato Grand America e nel Challenge Ferrari America (dove cercherà di bissare il successo del 2010). Potolicchio sarà seguito nei successivi turni dal venezolano Alex Popow ed altri due piloti ancora da definire, data la durata lunga (24 ore) della gara.

La storia della gara. La 24 Ore di Daytona è una corsa di resistenza per vetture tipo prototipo che si disputa dal 1966 a Daytona Beach, in Florida, sul circuito Daytona International Speedway. Questa corsa si è ispirata alla leggendaria 24 Ore di Le Mans, introdotta nel 1923 e molto popolare negli Stati Uniti.

Il nome ufficiale della corsa è variato negli ultimi anni a seconda degli sponsor principali. La prova assunse il nome di ‘24 Hours Pepsi Challenge’ tra il 1978 e il 1983, poi di ‘SunBank 24 at Daytona’ tra il 1984 e il 1991 e infine l’attuale ‘Rolex 24 at Daytona’ a partire dal 1992. Dal 1991, la prestigiosa marca svizzera di orologi Rolex è lo sponsor principale della corsa, i vincitori di ciascuna categoria ricevono come premio un’orologio commemorativo della marca con inciso l’anno della vittoria.

Anche l’Italia ha scritto il suo nome nella prova. In passato a questa corsa hanno partecipato piloti e scuderie italiane. Il 4 e 5 febbraio del 1967 è arrivato il primo successo targato Italia, Lorenzo Biondini e l’australiano Chris Amon si sono aggiudicati la prova a bordo di una Ferrari 330 P3/4. Cinque anni dopo, alla guida di una Ferrari 312 PB, ha vinto la prova l’italiano, ma naturalizzato statunitense, Mario Andretti. In quell’occasione la gara fu di 6 ore.

Nel ’95 ha vinto la scuderia Kremer Racing, tra i cui piloti spiccava il nome di Giovanni Lavaggi (che ha un passato in F1 con le scuderie Pacific e Minardi). Tre anni dopo gli italiani Mauro Baldi e Gianpiero Moretti si sono aggiudicati la prova con una Ferrari 333 Sp del team Doran-Moretti Racing.

Nel 2002 Massimiliano ‘Max’ Papis (ha distupato 7 GP di F1 con la scuderia Footwork nel ’95) e Mauro Baldi (36 GP in F1 a cavallo degli anni ’80) hanno vinto con la Dallara SP1-Judd. Massimiliano Angelelli ha vinto nel 2005 con una Riley MKXI-Pontiac.

In questo 2011 gli occhi saranno puntati su Potolicchio e compagni, sperando di rivedere un nome di origine italiana nel gradino più alto del podio.
F.D.S.