Udinese fantastica, brusco risveglio per l’Inter

UDINE – L’Udinese più bella della stagione, dopo 90’ impeccabili, giocati con bravura, con coraggio, con intensità, con ritmi frenetici, ha steso brutalmente l’Inter di Leonardo reduce da cinque vittorie consecutive, quattro in campionato e una in Coppa Italia. E con un risultato che non lascia dubbi: 3 a 1.
Un successo che è stato innanzitutto il frutto di una schiacciante superiorità tecnica, tattica, agonistica dei bianconeri di Guidolin che potevano nel finale segnare ancora considerato che l’Inter, dopo il terzo gol di Domizzi, si è in pratica arresa.

E’ la prima sconfitta dell’Inter di Leonardo che sicuramente ci può stare, ma che preoccupa per la prestazione dei nerazzurri, soprattutto quella fornita nel secondo tempo quando hanno sbagliato oltre il lecito senza nulla togliere ai meriti degli splendidi giocatori bianconeri. Ora l’Udinese alza la testa e nella lotta per entrare in Europa c’é anche lei. La squadra vista all’opera ieri, può ambire anche a qualificarsi per la Champions League. Per l’Inter non cambia molto visto l’andamento di questo campionato – Leonardo ha detto che “per lo scudetto rimaniamo in corsa” – ma la squadra non è quella dello scorso anno. Non ci sono quella tensione e quel ritmo e, soprattutto, le assenze di Milito e Snajder conminciano a pesare parecchio.
Il primo tempo è stato intenso, emozionante, sovente spettacolare, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto. I primi, meritati applausi sono per ‘El Niño Maravilla’ che, al 4’, supera in un fazzoletto tre uomini, poi l’azione dei bianconeri viene sventata da Cordoba e, pochi minuti dopo, di testa, spedisce fuori da buona posizione.


La gara a questo punto si infiamma, i ritmi sono elevati e sale in cattedra Stankovic che recupera palloni e elude la marcatura di Inler che non sembra al meglio fisicamente, ma al 9’ Maicon, nel tentativo di rinviare, colpisce in maniera sbilenca, il pallone si impenna vicino la porta di Castellazzi, questi cerca la presa alta, ma la sfera gli sfugge e colpisce la traversa, poi Cordoba spedisce in corner. Al 16’ l’Inter passa. Approfitta di pasticci dei centrocampisti dell’Udinese, Motta avanza sulla destra, con la coda dell’occhio vede libero al centro Stankovic e gli serve il pallone su un piatto d’argento e il serbo fulmina Handanovic con un rasoterra di prima intenzione.


L’Udinese dà l’impressione di accusare il colpo, nel mezzo Inler sbaglia oltre il lecito, tengono bene però Pinzi e Asamoah mentre Sanchez è sempre ispirato e tiene sul chi va là la retroguardia interista, specie il suo guardiano, Cordoba. Stankovic sull’altra sponda è scatenato e due minuti dopo, riprendendo una respinta della difesa friulana su azione da corner, colpisce al volo di destro, ma Handanovic si supera togliendo il pallone dall’incrocio. Dal mancato 2-0 al pareggio che giunge al 21’ grazie ad un tiro di Zapata di sinistro da limite su servizio di Armero che aveva fermato Pandev nella trequarti. L’Inter accusa nettamente il colpo, si scioglie via via come neve al sole e cresce l’Udinese che gioca a tutto campo, di prima e in velocità. I nerazzurri sono storditi, anche se reclamano per un fallo in area di Benatia su Cambiasso non visto da Morganti, e al 25’ subiscono la seconda rete su punizione eseguita magistralmente dal limite da Di Natale dopo fallo da tergo di Stankovic su Inler. Poi, sino alla conclusione del tempo, non succede nulla di particolare, il match è sempre saldamente nelle mani degli scatenati friulani.


Nella ripresa non c’é storia, cresce ancora l’undici di Guidolin, i nerazzurri, per contro, accusano la fatica e Castellazzi in due occasioni deve salvare la sua porta. Al 5’, respingendo un tiro ravvicinato di Pinzi magistralmente smarcato da Di Natale, un minuto dopo deviando in angolo una punizione di Domizzi. Là davanti Pandev e Eto’o non toccano palloni e ciò la dice lunga sulla superiorità dei bianconeri che segnano il gol del kappaò al 24 con Domizzi che, anticipa Castellazzi in uscita su lancio lungo di testa da parte di Asamoah. L’Inter aggrava il suo pomeriggio subendo altre tre ammonizioni, soprattutto con chi era in diffida, Cordoba, Chivu e al 47’ Stankovic.