Commemorato il 23 gennaio 1958

CARACAS – Anche quest’anno, com’è ormai tradizione, è stato ricordato il ’23 gennaio 1958’, data storica per il Venezuela poichè segna la caduta dell’ultima crudele dittatura militare, il ritorno del Paese alla democrazia e la riconquista delle libertà che per anni gli erano state negate. Ma come accade da ormai più di un decennio, governo e opposizione hanno commemorato la storica data dando ognuno un significato particolare alla celebrazione.


I simpatizzanti dei partiti dell’opposizione, ora di nuovo in Parlamento dopo un’assenza durata 5 anni, si sono riversati assai numerosi lungo l’Avenida Francisco de Miranda, colmandola con bandiere multicolori. Alla manifestazione, oltre ai deputati e leaders dei partiti, erano presenti anche alcuni protagonisti della resistenza alla dittatura, primo fra tutti Pompeyo Márquez. all’epoca primula rossa del partito comunista. Attivisti dell’opposizione, residenti all’estero, hanno colto l’occasione per commemorare anch’essi il ’23 gennaio’. Così è stato a Madrid, Barcelona, Parigi, Santiago del Cile, Miami, Boston ed altre città in Europa e nel continente americano.


I sostenitori del governo del presidente Chávez, invece, hanno preferito le strade adiacenti il Palazzo di Miraflores. Il capo dello Stato, da un palco allestito nel ‘Balcòn del Pueblo’ ha partecipato alle celebrazioni. In un breve discorso, il presidente Chávez ha sottolineato che quella del generale Marcos Pérez Jiménez non è stato né l’ultima dittatura né la piú crudele. Ed ha precisato che con l’Accordo di Punto Fijo nacque una nuova dittatura dalla quale i venezolani si sono liberati solo il 6 dicembre del 1998, con la svolta politica che lo ha portato al potere.


Le due manifestazioni, tra slogan, canti e bandiere, si sono svolte senza alcun problema.