Ripresa sempre a rischio, Italia crescita dell’1% nel 2011

NEW YORK – La ripresa economica procede a due velocità e restano rischi al ribasso, fra i quali la crisi del debito europea. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ritocca al rialzo le stime della crescita mondiale 2011 al 4,4% dal 4,2% previsto in ottobre, con gli Stati Uniti in forte accelerazione dopo il pacchetto di stimolo fiscale e il nuovo round di acquisti di titoli di stato da parte della Fed.


Il pil americano è previsto crescere quest’anno del 3%, ovvero lo 0,7% in più rispetto a ottobre, a fronte del +1,5% di Eurolandia, all’interno della quale la Germania la locomotiva con un pil al +2,2%. per l’Italia il Fondo prevede una crescita dell’1% nel 2011 (invariata rispetto a ottobre) e dell’1,3% nel 2012 (-0,1%).
‘’La stabilità finanziaria è ancora a rischio’’ mette in guardia il Fmi invitando a rompere il circolo vizioso fra il settore finanziario e quello dei debiti sovrani. Un obiettivo raggiungibile con il risanamento dei conti pubblici:
‘’I paesi con elevati livelli di debito, dentro e fuori l’area euro, devono compiere progressi con piani di risanamento dei conti di medio termine ambiziosi e credibili’’. In Europa – mette in evidenza – ‘’la dimensione dell’European Financial Stability Facility va aumentata e il suo mandato dovrebbe essere piu’ flessibile’’. Le finanze pubbliche – osserva il Fondo – sono un problema che si estende oltre il vecchio continente. Il deficit federale americano si attesterà quest’anno al 10,75% del pil, il doppio di quello dell’area euro, il debito supererà il 100% del pil nel 2016.


‘’L’assenza di un piano credibile e di medio termine’’ da parte degli Stati Uniti per risanare le finanze pubbliche potrebbe tradursi ‘’in un aumento dei tassi di interesse, che potrebbe avere effetti negativi sui mercati finanziari e sull’economia globale’’. Per le banche il Fmi auspica che si vada avanti con le riforme. ‘’Ulteriori rigorosi e credibili stress test – precisa il Fmi – sono necessari per le banche europee’’. La ripresa economica globale continua ma a due velocità, con le economie avanzate che procedono più lente di quelle emergenti, dove stanno “emergendo pressioni inflazionistiche e ci sono segnali di surriscaldamento, dovuti ai flussi di capitale”.


Cina e India continuano la propria corsa. Il pil cinese si espanderà nel 2011 del 9,6% e nel 2012 del 9,5%. L’economai aindiana crescerà dell’8,4% e dell’8% nel 2012. ‘’Lo yuan è sottovalutato – mette in evdienza il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard -. La cina si muove nella giusta direzione ma deve farlo più velocemente. E’ logico per la Cina far apprezzare lo yuan’’.


L’economia mondiale è in ripresa ma restano rischi al ribasso, fra questi “la possibilità che le tensioni nei paesi periferici dell’area euro si amplino all’Europa, la mancanza di progressi nel formulare piani di risanamento di bilancio di medio termine, il protrarsi della debolezza del mercato immobiliare americano e lo scoppio di potenziali bolle nei mercati emergenti”. A pesare anche in prezzi delle commodity che nel 2011 resteranno elevati, con il petrolio che si aggirera’ sui 90 dollari al barile rispetto ai 79 dollari al barile delle stime precedenti e le commodity non legate al petrolio che aumenteranno dell’11%.