Egitto, rabbia contro 30 anni di regime Mubarak: 3 morti

IL CAIRO – Migliaia di egiziani hanno chiesto di porre fine al regime del presidente Hosni Mubarak che dura da 30 anni, scontrandosi con la polizia, in una protesta senza precedenti ispirata dalla rivolta che ha spodestato il presidente della Tunisia.


“Abbasso, abbasso Hosni Mubarak” hanno gridato i manifestanti al Cairo, dove la polizia ha sparato gas lacrimogeni ed usato cannoni ad acqua, mentre i contestatori hanno lanciato pietre e bottiglie contro gli agenti.


Alcuni manifestanti hanno inseguito gli agenti per le strade ed una ripresa mostra uno dei poliziotti che si unisce ai contestatori.


Ad Alessandria alcuni dei manifestanti hanno abbattuto un ritratto di Mubarak, 82 anni e di uno dei suo figli, Gamal, che molti egiziani ritengono sia destinato a succedere al padre quando questi si ritirerà.
Al Cairo i manifestanti che sono scesi in piazza accogliendo l’appello degli attivisti del web, hanno scandito lo slogan: “Gamal, dì a tuo padre che gli egiziani ti odiano”. “Tunisia, Tunisia” hanno gridato manifestanti in tutto il paese.


Gli attivisti sul web – tra i più duri contestatori del presidente Mubarak, al potere da un trentennio – hanno organizzato le proteste contro la povertà e la repressione in concomitanza con una festività pubblica della polizia.


Il fatto che la protesta si sia estesa in diverse città, con almeno 20.000 persone al Cairo, e che le manifestazioni in diverse città siano state coordinate, dà un carattere senza precedenti all’evento, dall’ascesa al potere nel 1981 di Mubarak, in un paese dove di solito a manifestare sono poche centinaia di persone.
Centinaia di persone si sono radunate anche in altre città, tra cui Ismailia, Suez e Alessandria, secondo il racconto dei testimoni. Nel Sinai settentrionale, testimoni e fonti della sicurezza hanno parlato di decine di manifestanti che hanno dato fuoco a pneumatici e bloccato una strada costiera che porta a Rafah sul confine con Gaza, chiedendo il rilascio dei prigionieri.