Il governo ad interim chiede di arrestare Ben Ali e sua moglie

TUNISI – Le autorità tunisine hanno chiesto ieri l’aiuto dell’Interpol per ottenere l’arresto dell’ex presidente Zine ben Ali, di sua moglie Leila Trabelsi e di altri membri della sua famiglia che hanno abbandonato il paese duranta la rivolta delle settimane scorsa. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Lazhar Karoui Chebbi nel corso di una conferenza stampa, precisando che la Tunisia vuole processare Ben Ali per “possesso indebito di beni (espropriati) e trasferimento di valuta straniera all’estero”.

Il ministro ha fatto i nomi di sette membri della famiglia di Ben Ali che sono agli arresti in Tunisia ma ha aggiunto che Imed Trabelsi, una nipote di Leila Trabelsi, e Sakher al-Materi, genero di Ben Ali, sono fuggiti all’estero. Anche il nome del fratello di Leila, Belhassan Trabelsi, è stato segnalato all’Interpol.

Nessuna azione legale, ha spiegato il ministro, è stata invece intrapresa fino ad ora contro il ministro degli Interni di Ben Ali Rafik Belhaj Kacem, che aveva guidato i tentativi di stroncare le rivolte quando sono scoppiate a dicembre. Ben Ali lo aveva sostituito pochi giorni prima della sua fuga.