La cucina del Piemonte divisa fra ‘popolana’ ed ‘elaborata’

La cucina piemontese è una cucina ricca di sapori e di storia. La varietà del territorio piemontese e del suo clima ha prodotto una differenziazione nella gastronomia delle diverse aree geografiche piemontesi.

Non solo la morfologia del territorio ha prodotto una cucina varia ma anche la presenza, nei secoli scorsi, di una popolazione suddivisa in distinte classi sociali, ecco allora che si possono differenziare una cucina più “popolana” e povera e una cucina più ricca ed elaborata.

La cucina povera rispecchia in tutto e per tutto il territorio e le materie prime che questo metteva a disposizione, mentre la cucina più ricca, propria delle corti e della nobiltà, ha molte più influenze francesi, essendo stato il territorio piemontese per lungo tempo sotto il dominio sabaudo.

Oggigiorno si denota un forte interesse e un’efficace promozione da parte della popolazione piemontese della cucina locale, tutto ciò si manifesta nella volontà di voler vedere riconosciuta l’alta qualità non solo di alcune materie prime ma anche di prodotti tipici quali, per esempio, il numero vastissimo di produzioni casearie. Ecco perché si possono trovare nell’attuale gastronomia piemontese prodotti DOC e IGP.

Bagna caoda

È il piatto simbolo per eccellenza del Piemonte. Il nome sembra derivare dal dialetto locale, infatti bagna sta per sugo, intingolo e caoda sta per calda. Si tratta di un sugo a base di olio, aglio e acciughe che la tradizione vuole venga servito in un recipiente di terracotta detto dianet appoggiato su di un piccolo braciere definito scionfetta comune a tutti i commensali, nel quale ciascuno intinge a piacere verdure di diverso genere ma anche pane e crostini.

Ingredienti

100 gr Acciughe,

7 spicchi d’aglio,

50 gr burro

½ bicchiere di latte

½ bicchiere di olio

1 bicchiere di vino

Preparazione

Lavate per prima cosa le acciughe, molto velocemente nel vino, quindi diliscatele e metettele da parte. Tritate finemente l’aglio e mettetelo per un ora nel latte per far si che sia più digeribile nel contesto della ricetta. A questo punto mettete in un pentolino l’aglio e il latte e fate cuocere il tutto a fuoco lento.
Nel frattempo iniziate a fare scaldare l’olio e il burro in un tegame, possibilmente di coccio, e quando sarà ben caldo ma senza bollire, aggiungete l’aglio con il latte.

Mescolate per bene fino a che l’aglio non si sarà sciolto completamente e, solo allora, aggiungete le acciughe e continuate a mescolare almeno per altri 20 minuti, fino a che anche le acciughe si saranno sciolte. Una volta sciolte le acciughe, la vostra bagna caoda sarà pronta da servire in tavola possibilmente nel caratteristico “fujot”.

La bagna caoda è un ottimo intingolo per le verdure della stagione autunnale: particolarmente indicate sono le patate, da preparare lesse, i cardi gobbi di Nizza, il cavolo, il sedano, le cipolle, e gli immancabili peperoni. Insomma, una volta pronta può essere accompagnata con qualsiasi cosa, anche con la carne…se avrete ancora un posticino libero nello stomaco ovviamente.