ElBaradei: “È tempo che Mubarak se ne vada”

IL CAIRO – Gli attivisti che stanno tentando di costringere alle dimissioni il presidente egiziano Hosni Mubarak hanno appiccato il fuoco nella notte a edifici nella città orientale di Suez, giocando al gatto e al topo con la polizia nel terzo giorno di proteste contro il governo che dura da 30 anni.
Intanto Mohamed ElBaradei, importante esponente riformista egiziano che vive a Vienna, è tornato ieri in Egitto, un arrivo che potrebbe galvanizzare ulteriormente i manifestanti, attualmente senza un vero leader. Poco prima della sua partenza, ElBaradei ha rilasciato una dichiarazione che fa capire come per lui sia giunto il momento che Mubarak si faccia da parte.
“Ha servito il Paese per 30 anni ed è tempo che si ritiri”, ha detto a Reuters ElBaradei, premio Nobel per la Pace già a capo dell’agenzia Onu per il nucleare. “Oggi ci sarà, penso, una grande dimostrazione in tutto l’Egitto ed io sarò lì con loro”. L’arrivo di ElBaradei consegna all’opposizione un leader di caratura internazionale.
“Se parliamo dell’Egitto, c’è una grande varietà di persone, che sono laiche, liberali e aperte al mercato, e se si dà loro l’occasione si organizzeranno per eleggere un governo che sia moderno e moderato”, ha detto ElBaradei.
Dimostranti hanno incendiato un posto di polizia a Suez nelle prime ore del mattino in risposta all’uccisione di tre manifestanti nei giorni scorsi. Un agente della polizia è morto l’altro ieri. Le rivolte, ispirate da quanto successo in Tunisia e senza precedenti per la trentennale presidenza di Mubarak, si sono caratterizzate per il lancio di pietre e molotov da parte dei manifestanti, mentre la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e pallottole di gomma per disperdere la folla.
I manifestanti hanno fatto sapere che le dimostrazioni più imponenti saranno oggi.