Ruby, in giunta passa mozione Pdl : «Restituire gli atti ai magistrati»

ROMA – La Giunta per la autorizzazioni proporrà all’aula di Montecitorio di restituire gli atti del caso Ruby all’autorità giudiziaria con la motivazione che la competenza spetta al Tribunale dei ministri. Così si è espressa, con voto a maggioranza, 11 sì e 8 no, l’organismo parlamentare approvando la relazione della maggioranza.


L’opposizione ha votato no e ha preannunciato una serie di relazioni di minoranza da parte di Pd, Udc e Idv.
– La Giunta si è espressa per la restituzione degli atti per incompetenza – ha spiegato Pierluigi Castagnetti, presidente dell’organismo -. Si tratta di una proposta che verrà discussa in aula, la decisione poi spetterà all’assemblea. La maggioranza ha ritenuto di eccepire la competenza dei magistrati di Milano, deciderà il Parlamento.


Il voto della Giunta è figlia di «una valutazione finale frutto del confronto», ha sottolineato, al termine della riunione dell’organismo parlamentare, Antonio Leone, il relatore di maggioranza sulla cui proposta si è votato.
– Non c’è stata alcuna smentita della prima relazione – ha aggiunto Leone -. Alla fine si è deciso di restituire gli atti perché c’è una grossa possibilità che il reato sia di competenza del Tribunale dei ministri. Io non ho ritirato, nella mia relazione, le considerazioni sul ‘fumus persecutionis’, ma noi non siamo qui per stabilire se Berlusconi è colpevole o innocente.


Il cambio di linea della maggioranza è stato formalizzato in seguito alla proposta lanciata da Maurizio Paniz e fatta propria dal relatore Leone. La decisione di sollevare la questione del conflitto di attribuzione è incentrata sul fatto che il premier telefonò in Procura convinto di intervenire per la nipote di Mubarak.
Critico il Pd.
– E’ passata la forza dei numeri, non quella della ragione. Perché si tratta di una proposta illegittima -ha commentato la capogruppo Marilena Samperi -. Ci saranno delle relazioni di minoranza, il Parlamento discuterà, noi faremo la nostra parte – ha aggiunto sottolineando che le due assenze dell’opposizione in Giunta al momento del voto «non sono state determinanti».


Anche le altre opposizioni sono state critiche. Antonio Di Pietro attacca:
– Siamo al golpe. Solo in un Paese antidemocratico il Parlamento si sostituisce alla magistratura per decidere la competenza.


Per Federico Palomba dell’Idv, «la maggioranza ha cambiato le carte in tavola, è un colpo di mano».