Torna leader islamista, migliaia in festa all’aeroporto

TUNISI – Rached Ghannouchi, leader islamista tunisino in esilio da 22 anni, e’ rientrato ieri in patria. Ad accoglierlo, al principale aeroporto di Tunisi, piu’ di un migliaio di persone. Ghannouchi, omonimo dell’attuale premier, e’ un ex predicatore estremista che negli anni ’70 era noto per la sua retorica incendiaria (con cui invocava la distruzioni di Israele e chiedeva la legge islamica), ma diventato con gli anni piu’ moderato.

Sostenitori del movimento di Ghannouchi, l’Ennahda (Rinascimento), che è stato al bando per vent’anni in Tunisia sotto il regime di Zine El Abidine Ben Ali, hanno affollato l’area degli arrivi, e alcuni manifestanti incitavano a un Islam moderato: “Nessun estremismo”, “Nessuna paura dell’Islam”.

A contrastarli, una decina di laici che issavano un cartellone con su scritto: “Niente Islam, niente teocrazia, no alla sharia e no alla stupidità”.

Dopo la fuga di Ben Ali, Ghannouchi torna in Tunisia puntando a un ruolo politico per il suo movimento: ha fatto sapere di non voler ‘correre’ per la presidenza, ma e’ chiaro che vuole che l’Islam giochi un ruolo maggiore nella società tunisina. Smentendo il suo passato estremista, Ghannouchi ripete che il suo movimento e’ ora una forza moderata simile al partito di governo in Turchia, Giustizia e Sviluppo.