Marcegaglia-Passera: «Lo diciamo da tempo»

ROMA – “Lo diciamo da tempo”, dicono industriali e banchieri: per il mondo dell’economia la ripresa è il primo problema da affrontare in un Paese che cresce poco da anni. E che oggi è più lento dei competitor nella delicata fase di uscita dalla crisi. Tema che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha messo al centro della proposta al leader del Pd Pierluigi Bersani: un impegno bipartisan per rilanciare la crescita economica del Paese. A partire da libertà d’impresa, Sud e fisco: temi nell’agenda delle priorità per gli imprenditori.

Il dibattito economico resta lontano dalle schermaglie politiche tra maggioranza e opposizione, puntualmente accese dall’intervento del premier. Ma conferma che è il sostegno alla crescita il tema da porre al centro delle riforme. Cose che ‘’diciamo da tempo’’, dicono la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ed il numero uno di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera.

La leader degli industriali lo ha ripetuto all’infinito: servono interventi per rilanciare la crescita, servono riforme che un Paese che cresce troppo poco non può attendere oltre. Così giudica ‘’positivo che si parli di crescita e si facciano cose per la crescita’’. Senza commentare le reazioni della maggioranza e le repliche dell’opposizione, perchè ‘’quello che ci interessa – dice Emma Marcegaglia – è che il dibattito e le scelte concrete vadano nella direzione della crescita, l’unica cosa che può risolvere il problema dell’occupazione e della tenuta delle nostre imprese, quindi di una uscita dalla crisi migliore di quella che già vediamo’’.
– Se è questo l’obiettivo- afferma -, noi siamo qui. E’ un problema che viene da lontano, ed anche in questo periodo non abbiamo visto iniziative forti.

Mentre ribadisce il no ad una patrimoniale ed indica nella vendita di immobili pubblici una possibile soluzione per ridurre il debito.
– Se ancora ce ne sono le condizioni e la volontà, non si esiti a cooperare – chiede il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
– Bisogna far di tutto perchè l’Italia sia un Paese normale e un Paese piu’ ambizioso per il suo futuro – sostiene.

Entro fine del mese febbraio, ha annunciato Berlusconi, ‘’il Governo riunirà gli Stati Generali dell’Economia e presenterà il suo rapporto per la crescita, con l’obiettivo di raggiungere entro cinque anni livelli di incremento del Pil del 3-4%’’.

Per l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, quello della crescita ‘’è il problema dell’Italia e ognuno deve fare la sua parte’’.
– Di puntare ad un livello di crescita superiore lo diciamo da anni. Servono azioni coerenti – dice il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. Che aggiunge:
– La crescita ha priorità rispetto alla patrimoniale.