Su Egitto e Tunisia: “Prima sostengono regimi e poi oppositori”

L’AVANA – Barack Obama sostiene il popolo egiziano e prende le distanze dall’ex alleato Mubarak, e l’anziano leader cubano Fidel Castro non manca di evidenziare il volta faccia della Casa Bianca.

Il presidente Obama “non ha modo di gestire il manicomio che gli Stati Uniti hanno creato in Tunisia e in Egitto – afferma l’ex leader cubano – Ce la faranno gli Stati Uniti a fermare l’ondata rivoluzionaria che scuote il Terzo mondo?”.


Il lider maximo afferma che “è incredibile che adesso, quando il popolo sfruttato sparge sangue e saccheggia i negozi, Washington esprima la sua felicità per il crollo”. Gli Stati Uniti, afferma l’ex presidente cubano, “avevano imposto in Tunisia il neo-liberalismo ed erano felici del loro trionfo politico. La parola democrazia era scomparsa dalla scena”.


Stesse critiche piovono sull’atteggiamento americano nei confronti dell’Egitto, “principale alleato Usa nel mondo arabo che ha ricevuto armi dall’America. Adesso milioni di giovani egiziani subiscono la disoccupazione e la scarsità di cibo provocata dall’economia mondiale, mentre Washington invece afferma che li appoggia. Il machiavellismo americano – aggiunge Fidel Castro – consiste nel fatto che mentre Washington forniva con una mano armi al regime egiziano, con l’altra dava soldi all’opposizione”.