Allegri: “Obiettivo 80 punti. Ci mancano 11 vittorie”

MILANELLO – Sono tempi duri. Di quelli di massima allerta. Assediato dagli infortuni, dopo il capolavoro di Catania Massimiliano Allegri si ritrova a ricucire gli strappi e mettere una toppa ai buchi. E la società è pronta a rimediare, trovando all’occorrenza le soluzioni giuste. Come Nicola Legrottaglie, ultimo botto del mercato rossonero. Allegri lo accoglie con entusiasmo e annuncia nella conferenza stampa, alla vigilia di Milan-Lazio, che l’ex juventino sarà probabilmnete tra i convocati: “Un giocatore di esperienza come lui ci fa comodo, l’ultimo tassello di un mercato da 9” sostiene l’allenatore rossonero, che non vuol sapere di fare paragoni con quello dell’Inter: “Non mi interessa, il nostro è praticamente perfetto” è la sentenza.

Ma il tecnico, bisogna dargliene atto, non ha mai perso fiducia e grinta. Anzi: questo Milan gli piace da morire. Gli piacciono soprattutto gli outisider, quelli che nei momenti più cupi non si tirano indietro e mostrano tutta la loro disponibilità, anche se nel loro curriculum vitae ci sono trofei come la Champions Legue e l’Intercontinentale: “Sono soddisfatto – dice – perché sono sempre pronti al sacrificio, vedi Jankulovski, Yepes e Oddo che hanno fatto bene appena chiamati in causa”.

Stasera a San Siro sarà ancora la panchina a fare la differenza, contro una Lazio che ruggisce e che “ha ritrovato lo spirito giusto”: parola di Edy Reja. “Ci vorrà molta testa, molto spirito di sacrificio. La gara di Catania, quella contro la Lazio e quella contro il Genoa sono un trittico fondamentale per noi. La Lazio sta facendo ottime cose, ha ottimi giocatori; dovremo disputare una partita sveglia: loro hanno l’abitudine di addormentare un po’ il gioco. Dovremo stare attenti perché siamo un in momento del campionato troppo importante per lasciare punti per strada” spiega Allegri. Sì, perché l’ossessione è quella di fare 80 punti, e “per farli bisogna vincere 11 partite. Tutti gli altri, per fare meglio, ne devono vincere 13 su 16”. Guai a chiamarla tabella; per Allegri, semmai, trattasi di “evidenza aritmetica”. In altissimo mare la formazione: Allegri scioglierà tutti i dubbi poche ore prima del fischio d’inizio. Le certezze? Sempre le stesse: “Sicuramente ci sarà Ibrahimovic, Robinho anche, mentre Thiago Silva potrebbe avanzare a centrocampo. L’unico dubbio è tra Cassano e Pato”.