Si inaugura l’Ufficio di scambio italo-tedesco

ROMA – Il Viceministro agli Esteri tedesco, Cornelia Pieper, assieme all’Ambasciatore Maurizio Melani, direttore generale per il Sistema Paese presso il Ministero degli Esteri italiano e all’Ambasciatore tedesco, Michael H. Gerdts, oggi, inaugurerà e presenterà alla stampa l’“Ufficio di scambio Italo-Tedesco per i giovani” (Iuventus), presso l’Auditorium del Goethe-Institut. Saranno presenti anche studenti italiani e tedeschi.
Il Viceministro Pieper è a Roma da ieri per incontri politici: la sua agenda prevede appuntamenti presso i Ministeri degli Esteri e dei Beni Culturali e in Vaticano.


“Le amichevoli e cordiali relazioni tra l’Italia e la Germania vivono dello scambio interpersonale. Soprattutto la scambio tra i giovani fa sì che quest’amicizia venga ulteriormente consolidata”, ha affermato il Viceministro Cornelia Pieper, alla vigilia del suo viaggio a Roma. “Sono pertanto molto lieta di questa iniziativa che adottiamo congiuntamente”.


L’ufficio di Scambio Italo-Tedesco è un’iniziativa promossa dai Ministeri degli Affari Esteri italiano e tedesco per promuovere e favorire ulteriormente lo scambio tra scuole, istituti professionali, comunità religiose e associazioni sportive italo-tedesche. Un’ampia banca dati e i consigli e le informazioni dei collaboratori dell’Ufficio di scambio faciliteranno ancora di più i rapporti e gli scambi tra persone e istituzioni dei due Paesi.
I giovani che in Italia studiano il tedesco sono circa 400mila, obiettivo del Governo Federale tedesco è aumentare questa cifra, e questo nuovo Ufficio ha il compito di supportare questo scopo. Il diretto contatto con l’altro Paese faciliterà anche l’apprendimento della lingua.


“Questa piattaforma mira a fornire ai giovani tra i 15-25 anni una conoscenza non solo della lingua ma anche della cultura tedesca”, sottolinea l’Ambasciatore tedesco, Michael H. Gerdts. “La conoscenza del tedesco è spesso indispensabile nell’industria, nel commercio e nel turismo e aumenta le possibilità di trovare un lavoro”.