Rubygate, conto alla rovescia: solo concussione o anche prostituzione minorile?

MILANO – Conto alla rovescia per la richiesta di giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato a Milano con le accuse di concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby. Richiesta che sarà pronta verosimilmente tra lunedì e martedì anche se non è da escludere che possa già essere inoltrata venerdì e comunque solo quando i pm, oltre ad aver terminato di riordinare il corposo fascicolo, scioglieranno l’ultimo nodo giuridico: se è possibile o meno procedere con l’immediato per entrambi i reati o se è necessario separarli.

E così mentre tra circa un mese, oltre al processo Mediaset, per il premier ripartirà anche l’udienza preliminare sulla vicenda Mediatrade – è stata fissata per il prossimo 5 marzo – tra qualche giorno il capo del Governo si dovrebbe ritrovare ancora imputato. Nelle ultime ore, però, il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, i suoi aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano, stanno vagliando se inoltrare la richiesta solo per il reato di concussione o anche per quello di prostituzione minorile che comunque è strettamente connesso con il primo. Infatti nell’invito a comparire inviato a Berlusconi il 14 gennaio scorso, si legge che le presunte pressioni che avrebbe esercitato sui funzionari della Questura la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, quando Ruby venne fermata, avevano – si ipotizza – un fine: ”occultare” il delitto di prostituzione minorile e ”assicurarsi” l’impunità e fare in modo che non venissero a galla ”altri fatti anche di rilevanza penale non a lui ascrivibili, ma comunque suscettibili di arrecare nocumento alla sua immagine di uomo pubblico”.

La questione da risolvere definitivamente prende spunto da un’unica sentenza della Cassazione in base alla quale non si può procedere col rito immediato per due reati insieme, quando uno non lo consente. La prostituzione minorile, infatti, richiede la citazione diretta (il pm può mandare a giudizio direttamente in Tribunale) e non l’immediato. Sul punto tra i magistrati ci sono pareri diversi: c’è chi sostiene sia meglio procedere per tutti e due i reati contestati, chi invece solo per la concussione. Il nodo, che non è di secondaria importanza, come hanno fatto sapere in Procura, verrà sciolto nelle prossime ore.

Intanto dall’esame di uno dei conti ufficiali del Presidente del Consiglio, sui quali il suo fiduciario Giuseppe Spinelli ha la delega a operare, spunta anche un bonifico di 20 mila euro da parte del premier a favore di Anna Palumbo, la madre di Noemi Letizia, la giovane di Casoria che per il suo compleanno dei 18 anni ricevette la visita proprio di Berlusconi. Un versamento su cui gli inquirenti non si pronunciano, anche perchè non avrebbe nulla a che fare con l’inchiesta sui presunti festini a luci rosse ad Arcore e con le ‘ricompense’ – tra cui anche gioielli, vestiti e appartamenti – ricevute dalle ragazze che partecipavano alle serate. Proprio da quel conto, aperto alla filiale Mps di Segrate, a due passi dagli uffici di Spinelli, sono partiti numerosi bonifici con la causale ”prestito infruttifero”, tra cui ben 13 tutti a favore della soubrette cagliaritana Alessandra Sorcinelli per un totale di 115 mila euro. E saranno questi documenti bancari, scovati insieme ad altri durante le perquisizioni di 3 settimane fa, a fare da corredo alla richiesta di giudizio immediato per Berlusconi, nella quale ci saranno anche molti ‘inediti’: dai verbali dei 4 interrogatori di Ruby, alle foto delle feste fino a intercettazioni non ancora rese pubbliche con la ‘discovery’ degli atti.