Slitta la richiesta di giudizio immediato

MILANO – La Procura di Milano non ha ancora sciolto la riserva e prende tempo per decidere quale sarà la sorte del fascicolo nel quale Silvio Berlusconi è indagato per il caso Ruby. E così, mentre i legali del premier ‘recapitano’ nuovi verbali difensivi, slitta la richiesta di processo con rito immediato per il capo del governo: non si sa con certezza se verrà inoltrata oggi o nei prossimi giorni e nemmeno se l’orientamento dei pm possa riservare altre novità. Quel che si sa invece è che, comunque, l’intenzione è ‘’chiudere il prima possibile’’ questa parte dell’indagine. Mentre vanno avanti gli accertamenti sul capitolo Iris Berardi, la giovane modella brasiliana ospite ad Arcore anche quando era minorenne, il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, i suoi aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano, anche ieri, dopo più di una riunione, non hanno preso alcuna decisione. Stanno ancora valutando attentamente se procedere per Berlusconi con l’istanza di giudizio immediato solo per il reato di concussione o anche per quello di prostituzione minorile.


L’ipotesi più accreditata rimane sempre la scelta di separare i reati, in quanto pare quella più lineare – all’interno del pool ci sono due scuole di pensiero – ma, come qualcuno azzarda al quarto piano del palazzo di Giustizia milanese, l’orientamento potrebbe anche cambiare del tutto rotta con un ‘415 bis’ e cioè con una chiusura delle indagini per entrambe le accuse.
– E’ una questione controversa – spiega ancora Bruti, senza sbilanciarsi più di tanto – sulla quale ci sono pochissimi precedenti in un senso o nell’altro e che va studiata.


Una questione non secondaria, che in un certo senso ha messo un freno ai programmi, anche se – dice sempre il procuratore – ‘’l’interesse è chiudere il prima possibile’’, nonostante ci siano ampi margini di tempo: Berlusconi è indagato dallo scorso 21 dicembre e, secondo il codice, si può chiedere l’immediato entro tre mesi. Oltre al nodo giuridico da sciogliere, un freno alla tabella di marcia è stato messo anche dalle incombenze ordinarie: concludere di fotocopiare le carte e di stendere l’indice degli atti. Atti che, quando verranno trasmessi al giudice delle indagini preliminari, conterranno anche gli esiti delle indagini difensive: le testimonianze difensive raccolte dal legali del premier e recapitate in due round ai magistrati di Milano, tra cui i racconti di molte ragazze che hanno descritto le feste ad Arcore come cene eleganti e conviviali, ma senza performance hard, e i verbali, probabilmente contenenti le dichiarazioni di alcuni poliziotti (non sentiti dagli inquirenti), inviati due giorni fa per sostenere che la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi Berlusconi non esercitò alcuna pressione sui funzionari della questura.


Intanto, si fa più concreta di ora in ora l’ipotesi, rimbalzata nei giorni scorsi dai corridoi della procura sulle pagine di molti giornali, di una nuova contestazione a carico di Berlusconi per presunti rapporti con un’altra minorenne, la brasiliana Iris Berardi. La giovane, stando agli accertamenti degli investigatori riportati anche nell’invito a comparire per Nicole Minetti, sarebbe stata presente ad Arcore nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 2009, quando era ancora minorenne (compì i 18 anni il 29 dicembre). Inoltre, dall’analisi ancora in corso sui tabulati telefonici e sulle celle, a partire dal febbraio 2009, risulta che la ragazza si trovava ad Arcore e a Villa Certosa rispettivamente il ‘ponte’ del 2 maggio e il 21 novembre successivo e poi, da maggiorenne, più di 30 volte tra il 9 gennaio 2010 e il 23 novembre scorso, quando il suo telefono viene localizzato nel centro di Roma. Ed è proprio lei, Iris Berardi, che, come emerge dalle intercettazioni trasmesse alla Camera, il 20 settembre scorso, al telefono con un amico dice: ‘’son contenta del regalo che mi ha fatto’’. E lui: ‘’ma è un regalo materiale o un regalo?’’. La risposta: ‘’cash!’’. Sempre Iris: ‘’un cristiano normale lavora sette mesi per prendere quello che ho preso io’’. In un dialogo con la madre la modella brasiliana, sempre lo stesso giorno, racconta che ‘’tra un po’ dovevo mettermi a piangere per aver quello che ho avuto oggi’’. E alla domanda della madre su quanto le avesse dato, Iris ha precisato: ‘’Sette’’.