Rapita in Algeria, il padre: «Siamo disperati non sappiamo nulla»

FIRENZE – ”Siamo disperati, non sappiamo nulla di lei, se non che l’hanno rapita in Algeria. Nessuno ci dice niente di preciso”. Lo dice Lido Mariani, il padre di Mariasandra Mariani, la 53enne rapita la sera di mercoledì 2 febbraio da un gruppo armato, nel sud dell’Algeria.


– Cerchiamo in qualche modo di essere ottimisti – prosegue il signor Mariani – ma il pensiero di cosa possa accadere a nostra figlia Mariasandra è troppo grande. Oggi abbiamo comprato e letto tutti i giornali. Da venerdì io e mia moglie stiamo guardando tutti i telegiornali e ascoltando i giornali radio, sperando in qualche novità.


Lo stato d’animo non è dei migliori, comunque. L’anziano padre non versa in buone condizioni di salute. ‘
– Dormiamo a fatica – spiega ai giornalisti che stazionano davanti alla loro abitazione, in località Cigliano, frazione di San Casciano Val di Pesa (Firenze) – In questo momento stiamo agli eventi e a quello che ci raccontano gli altri, a partire da mio nipote Alessio, che tiene i contatti con il ministero degli Esteri: se c’è qualcosa chiamano lui.
L’ultima telefonata di Mariasandra ai familiari risale al 31 gennaio. In quell’occasione chiamò la sorella Mariangela da un albergo, dicendo che si preparava a fare un’escursione nel deserto del Sahara. La 53enne andava due-tre volte all’anno in Algeria, dove portava generi di conforto, vestiti e medicinali ai bambini del posto. La donna, separata con un figlio, aveva una relazione affettiva con un algerino.
Intanto una nuova rivelazione arriva da un tour operator.
– I rapitori della turista italiana parlavano il dialetto arabo mauritano ed erano un gruppo formato da 13 o 14 uomini armati – ha detto Ahmed Kheirani, direttore dell’agenzia di viaggi ‘Tenere’, al giornale algerino ‘el-Watan’. Il tour operator ha provato a scagionare la sua guida turistica, messo sotto torchio dalla polizia algerina perché considerato complice dei rapitori.
– La donna italiana era accompagnata da una guida eccellente che lavora per noi da più di 16 anni – ha spiegato – Conosce perfettamente la regione ed ha una reputazione irreprensibile.