Al Qaeda chiama alla guerra santa

IL CAIRO – Ancora alta, altissima, la tensione in Egitto, dove la branca irachena di Al Qaeda, ha chiamato i tanti manifestanti egiziani alla guerra santa, esortandoli a battersi per l’insediamento di un regime fondato sulla sharia, la legge coranica.

L’appello, lanciato in rete nelle ultime 24 ore su alcuni siti filo-integralistici, indirizzato a tutti gli egiziani “deboli e oppressi”. Una battaglia da combattere “a favore di ogni musulmano che sia stato raggiunto dall’oppressione del tiranno d’Egitto e dei suoi padroni a Washington e a Tel Aviv”.

Intanto, dopo circa sedici giorni di proteste contro Mubarak, sono migliaia le persone che per tutta la notte hanno protestato Al Cairo, nella centralissima piazza Tahrir. Sono infatti sempre più i canti di sfiducia nei confronti del presidente egiziano. Neanche la proposta di nuovi emendamenti alla costituzione e libere elezioni a tempo breve, promossa dal vicepresidente, Suleiman ha placato gli animi della folla. Egli stesso ha poi proseguito lanciando un allarme. Tra gli evasi delle scorse settimane, sarebbero infatti presenti alcuni militanti di Al Qaeda, legati a Bin Laden.

Sul difficile momento del paese nord-africano, si è pronunciato anche il presidente delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon. “È importante che i rappresentanti di governo e popolo siedano ad un tavolo ed avviino un dialogo su cosa sia meglio per il loro futuro”.