Bella Italia a Dortmund, Rossi gela la Germania

DORTMUND – Ci voleva un emigrante di lusso come Giuseppe Rossi per prolungare la gioia degli ‘italianer’, i tedeschi di Germania mischiati ai tifosi locali che al Westfalen Stadion cercavano la rivincita del 2006. E invece l’1-1 azzurro in amichevole contro la rivelazione dell’ultimo Mondiale non solo prolunga il digiuno di vittorie tedesche contro gli azzurri, vera e propria maledizione calcistica per la Germania. Ma dice anche che in fondo le distanze dalla nazionale giovane e chic di Loew non sono così profonde, almeno a giudicare dalla serata.


Una bella Italia – la più brillante dell’era Prandelli – ha messo spesso in difficoltà i padroni di casa, ripetendo l’eterno ritornello della Germania favorita e dell’Italia che la sorprende. A a parte il gol di Klose, i ragazzi di Loew hanno tirato in porta solo altre due volte. Gli azzurri invece hanno protestato in tre occasioni, per sospetti rigori. E se Prandelli chiedeva al test di Dortmund un esame al suo lavoro, la promozione è piena. Non bene come ci si poteva augurare Thiago Motta, ma autorità e scioltezza di gioco hanno ricordato la naturalezza con la quale l’Italia di Lippi affrontò i tedeschi qui, in questo stesso stadio, nella semifinale di cinque anni fa, fatta la tara delle circostanze.


Lo spessore dell’avversario autorizza però all’ottimismo, sulla via della ricostruzione. La qualità di Rossi o Aquilani, la verve di un Cassano pure a mezzo servizio, l’autorità di Ranocchia: i motivi per crederci ci sono, forse la fine del tunnel si intravede. Lo stadio di Dortmund riserva la nostalgia degli italiani di Germania (“qui per ricordare”, dice uno striscione) e i fischi all’unico reduce azzurro di quel 4 luglio 2006, Gigi Buffon.
Prima degli inni sventolano in campo bandieroni tedeschi, sugli spalti i 60.000 urlano per la rivincita. Ma l’Italia non si lascia intimorire. Prandelli piazza Thiago Motta davanti alla difesa, De Rossi via via scala in avanti a fare il regista. Cassani è largo sulla fascia destra, lo stesso dovrebbe fare Chiellini dalla parte opposta ma la presenza di Mueller e Lahm lo frenano. Cassano svaria molto, e nonostante sia sovrappeso le sue serpentine mettono sempre in crisi la difesa tedesca.


D’altra parte, la squadra di Loew va quando funziona dalla cintola in sù. Dietro il centravanti Klose la linea a tre composta da Podolski-Ozil-Mueller prova a scambiare le posizioni per non dare punti di riferimento, ma nel complesso la Germania é statica. Così comincia meglio l’Italia, dopo un solo brivido al primo minuto per un cross di Podolski. E invece i traversoni in mezzo all’area diventano presto specialità azzurra. Ci provano alternativamente Cassano (8’), Mauri (11’) e Cassani, ma i pericoli arrivano quando l’Italia riesce ad entrare in area. Così Fantonio appoggia dietro a De Rossi, che all’11’ alza il sinistro, e Montolivo poco più tardi lancia in area Pazzini, anticipato. Improvviso, arriva il gol di Klose. E’ il 16’, la combinazione Mueller-Oezil-Mueller pesca in area Klose tutto solo: Buffon non è brillante e sul tocco morbido finisce sedere a terra. Sale la marea tedesca, in sette minuti prima Klose si ripropone in area, e Buffon salva in angolo, poi ci prova Podolski con un sinistro da fuori.


Thiago Motta soffre al centro, ma piano piano esce l’Italia, trascinata da De Rossi e Cassano: il 10 lancia alla mezzora Mauri in area, Mertesacker lo impatta e sulla caduta del centrocampista è il primo reclamo azzurro. Al 36’ la combinazione più bella del primo tempo: Chiellini arriva al fondo e crossa, il sinistro al volo di De Rossi è respinto di pugno da Neuer. Sei minuti più tardi è la volta di Cassano a protestare, la penetrazione in area è fermata dalla vigorosa spallata ancora di Mertesacker. Più evidente il mani in area col quale Aogo ferma il tiro di Cassani lanciato in area da un contropiede rapido: è il 44’, resta il tempo per le proteste azzurre e ritorno nello spogliatoio.


Al rientro, Borriello e Rossi prendono il posto di Pazzini e Cassano, e dopo 8’ è buona la combinazione che porta al tiro del secondo, parato. Nel frattempo Cassani si ferma per una botta, e lo sostituisce Maggio. I cambi annacquano la partita, la Germania aspetta il contropiede giusto, Borriello al 19’ ha sul sinistro la palla del pari, lanciato dal neoentrato Aquilani: bravo Neuer a deviare in angolo.


Il premio alla bella serata azzurra arriva al 35’, dai piedi di Rossi: lancio di Criscito, il piccolo attaccante del Villarreal prima spara su Neuer, poi infila rasoterra per la gioia dei 5.000 italiani.
Il pari riaccende la partita. Un minuto dopo Buffon salva di piede su tiro in area di Khedira. Un altro paio di giri della lancetta dei secondi, e in contropiede Rossi potrebbe aprire lo spazio per la clamorosa vittoria. Finisce così, e l’Italia sorride.