Un grigio pari al San Nicola

BARI – Grigio pareggio al San Nicola tra Bari e Genoa. L’esordio sulla panchina dei pugliesi del nuovo allenatore, Bortolo Mutti, non ha dato l’attesa scossa alla squadra, mentre i liguri sono apparsi compassati e con poche idee in fase offensiva. Gillet e compagni hanno interrotto una serie negativa di sei sconfitte di fila (sette se si aggiunge l’eliminazione in Coppa Italia in casa del Milan): il punticino conquistato, però, non rende meno amara la classifica. L’ultimo posto resta un dato di fatto e la zona salvezza è distante ben nove punti, mentre sul piano del gioco non sono stati registrati passi in avanti incoraggianti. Per il Genoa, invece, questa trasferta evidenzia in pieno pregi e difetti dell’undici di Ballardini, ordinato in copertura ma poco pungente nella fase offensiva.

Mutti ha schierato il Bari secondo il suo credo, il 4-4-2: addio al 4-3-1-2 dell’ultima fase con Ventura, il tecnico bergamasco ha rilanciato Ghezzal in attacco in coppia con Okaka, mentre a centrocampo con Donati e Almiron in regia (entrambi con poca lucidità) hanno deluso gli esterni Rivas e Bentivoglio (inadeguato nel ruolo di cursore di fascia). Ballardini ha risposto con Milanetto e Kucka (tra i migliori) suggeritori per Floro Flores e Palacio, ben controllati dalla difesa avversaria.

In avvio il Bari è apparso agonisticamente determinato, ma sul piano tattico il regresso rispetto alla vecchia gestione è stato evidente, soprattutto per le imprecisioni in cabina di regia dei due centrali, mentre sulle fasce Criscito e Mesto non hanno concesso nessuna prateria per gli affondi dei pugliesi. Al 9’ Palacio avrebbe potuto sbloccare il risultato, ma il palo ha salvato la porta di Gillet. Dopo il brivido di paura il Bari è apparso più quadrato, pur attaccando solo con sterili iniziative personali di Ghezzal e Bentivoglio.

Nella ripresa Mutti ha giocato la carta Alvarez: l’honduregno sulla fascia destra ha dato brio e profondità con travolgenti accelerazioni e dai suoi cross sono scaturite due occasioni da rete per Okaka, ma le deviazioni di testa sono state molto deboli. Alla mezz’ora il Bari ha protestato per un gol annullato a Okaka: l’attaccante dell’Under 21 ha bucato Eduardo su sponda di testa di Castillo, ma Peruzzo ha annullato per un sospetto contatto in area tra la punta argentina e Kaladze.

Nel finale le squadre non si sono scoperte e così i quattro minuti di recupero sono volati via senza nessuna emozione per i quindicimila del San Nicola.