La Lazio passeggia a Brescia

BRESCIA – Partita vivace al Rigamonti dove il Brescia ospita una Lazio tonica e ordinata. Per il primo quarto d’ora non ci sono occasioni da rete, le squadre si studiano timidamente ma il possesso palla si colora ben presto di biancoceleste.

La superiorità tecnica della Lazio si concretizza al 18’ quando, alla prima occasione creata, gli ospiti trovano il vantaggio: Lichsteiner scodella nel mezzo un bel cross di destro che trova il liberissimo Gonzalez che ha tutto il tempo per indirizzare verso il secondo palo il suo colpo di testa vincente. Per lui è la prima rete nel nostro campionato.

Dopo dieci minuti l’uruguaiano ci riprova con un rasoterra velenoso, ma questa volta Arcari è sulla sfera e la mette in corner. Le rondinelle non creano molto, così Iachini pensa di correre subito ai ripari chiamando in panchina il deludente Hetemaj per inserire Lanzafame.

La Lazio controlla bene, Dias e Biava sono una sicurezza, Matuzalem smista tantissimi palloni. L’unica occasione per i padroni di casa arriva quando Diamanti si libera ed esplode un potente sinistro che però non sorprende Muslera. Il centrocampista bresciano vorrebbe trascinare la sua squadra ma è troppo solo, Konè non gira come al solito, Eder non è al massimo.

Nei primi 10’ della ripresa non ci sono sostituzioni ma in campo c’è un altro Brescia. Eder impegna Muslera in due occasioni ravvicinate, ci prova di nuovo Diamanti ma gli uomini di Reja non cedono. Anzi, dopo l’iniziale fase di sofferenza, rimettono il naso fuori: Ledesma conquista un corner cercando il cross dal fondo e sugli sviluppi Kozak incorna splendidamente per il 2-0 che stende i padroni di casa.

Comincia la solita girandola di cambi, la Lazio addomestica gli avversari che però, nonostante il passivo pesante e in parte eccessivo, non mollano e cercano vano di accorciare le distanze.
L’occasione più ghiotta arriva quando oramai l’orologio indica che sono già passati 86’, Eder riceve da Zebina in area e colpisce a botta sicura trovando la bella respinta con le gambe dell’estremo difensore biancoceleste.
Il passivo pare eccessivo per le rondinelle ma, sebbene potessero meritare un gol sfiorato anche da Diamanti quando coglie la traversa su punizione al 94’, la legittimità della vittoria biancoceleste non è in discussione.