E’ Lodi l’uomo della provvidenza etnea

CATANIA – La cabala dava la vittoria etnea per certa ma la classifica sommata al risultato dell’andata davano tutti altri pronostici per il match al Massimino. Alla fine però, al di là di sondaggi e precedenti, a contare sono stati unicamente i fatti. E se i protagonisti in campo strafanno, il risultato non può che essere la fiera dei gol…
La partita si apre al grido di Simeone ‘Ritmi alti, fate gol!’. Un monito che echeggia per tutti e 90 minuti con due squadre mai sazie di gol, mai stanche se la parola d’ordine è ‘strafare’. E sul 3-2 si chiude un incredibile match al Massimino.


Dopo un avvio dai ritmi serratissimi, con molteplici occasioni da gol, tiri in porta e corse da una parte all’altra del campo, il delirio, la voglia di trovare il vantaggio, le grida dei rispettivi tecnici vengono smorzati da un gol. Nel secondo minuto di recupero del primo tempo, Silvestre si fa infatti trascinatore etneo, incornando su passaggio da punizione di Llama. E negli spogliatoi siciliani, è già festa.


Ma i sorrisi cedono il posto alla tristezza. La festa si fa panico, il panico delusione e poi di nuovo coraggio, per un Catania sotto di due gol nel secondo tempo. La ripresa si apre infatti con un riscatto firmato Munari. Uomo-assist al 56’ per il gol del pareggio di Jeda, e uomo-gol cinque minuti dopo quando su palo di Olivera, il 27enne insacca per il 2-1 regalando ai suoi la consapevolezza di una retrocessione ormai lontana.


“Non è il caso di festeggiare prima della fine”, insegnavano i siculi pochi minuti prima. E così Lodi capovolge il risultato in cinque minuti. Il numero 10 etneo fa il miracolo chiudendo in rete due punizioni battute in maniera magistrale all’80’ e all’85’, regalando a Simeone il proseguo di una festa che comincia con il triplice fischio finale.