Immigrazione, Lampedusa al collasso. Il sindaco: «Siamo preoccupati»

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Lampedusa ‘’sta soffrendo questa invasione’’ e ormai è ‘’al collasso’’. Per questo il sindaco, Bernardino De Rubeis, ‘’è seriamente preoccupato che la situazione, finora pacifica, possa degenerare’’. Per il terzo giorno consecutivo non ci sono stati sbarchi sull’isola, dove però restano 1.800 tunisini dei circa 5.000 giunti nei giorni scorsi. Molti ne potrebbero arrivare in massa non appena le condizioni del mare che rendono difficile la traversata miglioreranno – si è diffusa la notizia di un barcone partito ieri, di cui si sono perse le tracce – e il timore èr che possa esplodere la tensione. E’ una preoccupazione che con il sindaco condivide anche Laura Boldrini, la portavoce dell’Unhcr, l’alto commissariato Onu per i rifugiati.
– Finora, – dice – la situazione è stata gestita con molto senso di responsabilità e non ci sono state tensioni, ma bisogna fare di tutto per evitare che questo avvenga. Non bisogna tirare troppo la corda ed è necessario incentivare il trasferimento dei migranti verso altri centri in Italia, altrimenti con una prolungata presenza la situazione potrebbe sensibilmente peggiorare.

Intanto si stanno verificando i primi problemi di carattere igienico-sanitario perchè l’acqua scarseggia e la cisterna non arriva. E, sempre nei centri che accolgono gli immigrati, i materassini e le brandine sono ovunque e l’igiene e la pulizia rappresentano un forte dolore di teste. Problemi di ordine pubblico, invece, per il momento non ce ne sono, anche se si registrano le prime avvisaglie. Un ragazzino rapinato del cellulare; un anziano medico che, dopo avere consegnato cinque euro ad un migrante, è stato letteralmente assediato dagli altri e ha dovuto elargire qualcosa a tutti: alla fine se ne sono andati duecento euro.

Anche la splendida villa di Claudio Baglioni, a Cala Creta, ha dovuto fare i conti con l’emergenza immigrati: sei di loro sono andati a passarci la notte, ma senza far danni. Un’inchiesta poi – ma questa sembra che con gli immigrati non c’entri – è stata aperta dalla Procura di Agrigento per il saccheggio dei barconi posti sotto sequestro: sono stati portati via sistemi gps, timoni, eliche, apparecchiature e strumentazioni di vario genere.