Un hacker del gruppo Anonymous: “Berlusconi minaccia la libera espressione”

ROMA – Intervista via Twitter con @Anony_Ops, «uno degli attivisti internet» (così si definisce) di Anonymous, il gruppo diventato famoso per gli attacchi contro Visa, Mastercard e PayPal, in difesa di Wikileaks, e che ora stanno appoggiando con i loro cyberattacchi le rivolte in Iran e in altri Paesi.
@Anony_Ops twitta da giorni le informazioni necessarie a chi voglia unirsi all’«operazione Iran» e all’«operazione Algeria» che mirano a colpire siti delle autorità e dei media di Stato in quei Paesi. L’intervista è stata condotta dalla giornalista Viviana Mazza del Corriere della Sera.


Perché avete lanciato OpIran? Che ragionamento/strategia c’è dietro? Che rapporto c’è con Wikileaks?
«Anonymous combatte per la libertà. Vediamo l’oppressione dei popoli come un attacco contro i diritti umani e la loro libertà. Perciò combattiamo per tutti loro. Non importa se si tratta di Wikileaks, l’Egitto, l’Iran, l’Algeria, eccetera. Siamo qui per difendere i diritti umani e la libertà di parola in tutto il mondo. Perché Anonymous non ha radici solo in un Paese, ma veniamo da tutto il mondo e combattiamo per una causa comune. Per capire meglio le nostre origini, si può fare riferimento al nostro sito anonops.in e a en.wikipedia.org/wiki/Operation_Payback».


Sai quante persone sono coinvolte?
«È quasi impossibile avere un numero esatto, dato che Anon non ha membri fissi e la gente può unirsi alla nostra IRC in modo anonimo per partecipare».
Altre domande: 1. Come possono i cyberattacchi contro siti governativi contribuire alla lotta per i diritti umani? Volete mostrare agli iraniani che non sono soli? Incoraggiarli? 2. All’inizio Anonymous riguardava la libertà di espressione su questioni relative al web. Com’è avvenuto il passaggio ai diritti umani? 3. Delle operazioni lanciate da Anon ce n’è qualcuna che non hai condiviso? 4. Mi sembra interessante che con OpIran siete dalla stessa parte del governo degli Stati Uniti mentre su Wikileaks eravate su posizioni opposte. Che ne pensi? 5. Ti capita mai di pensare che Internet non sia abbastanza e che si debba scendere in strada? 6. Cosa rispondi a chi definisce Anonymous come un gruppo anarchico che promuove azioni illegali? 7. Anonymous è le «nuove Nazioni Unite» come il vostro logo sembra suggerire?
Le risposte: «1. Sì, vogliamo mostrare agli iraniani che la gente all’estero si preoccupa per loro e condivide i loro sentimenti. Attaccando i siti del governo iraniano, stiamo protestando al fianco dei nostri fratelli e sorelle iraniani. 2. Noi crediamo che i diritti umani fondamentali siano libertà di espressione e che non possano esserci gli uni senza l’altra e viceversa. Perciò, noi, «il popolo», lottiamo per questo. 3. La nostra IRC è progettata per accettare richieste di «obiettivi» da parte di Anonymous. È un processo completamente democratico, dove ognuno può votare senza barare… perciò nel 99% dei casi, scelgono obiettivi significativi e gli Operatori dell’IRC devono agire su questi, perché lavoriamo per il popolo. Perciò io/loro… dobbiamo essere d’accordo. 4. Questo è esattamente quello che alcuni dei media dominanti vogliono che la gente creda, e non è vero. Noi non stiamo dalla parte di nessuno, eccetto che del popolo e del suo interesse per la libertà. Ancora una volta: noi combattiamo per una causa comune qui, e ci opponiamo alle istituzioni che si oppongono ai nostri interessi 5. Sì personalmente sento che quello che sto facendo non è abbastanza e che devo scendere in strada con altre persone per mettere in atto una vera protesta, ma penso che non sia molto pratico andare ovunque queste proteste stiano avvenendo. Noi incoraggiamo comunque la gente a prendervi parte attivamente. 6 e 7. Non tutti tra di noi sono anarchici, ma molti lo sono. Non sta a me dire che tutti dobbiamo condividere gli stessi valori perché… perché c’è gente di tutti i tipi tra di noi. Alcuni sono insegnanti, impiegati, studenti, ingegneri, dottori (per darti un’idea). Quindi, penso che non siamo stati capiti. Noi non siamo reietti della società. Noi siamo te e tu sei noi. Siamo uniti, uniti per i nostri scopi comuni, ma non so… se siamo le nuove Nazioni Unite. Mi piace come suona, e sono certo che a molti piacerebbe questo titolo».


Altre due domande: 1. Hai partecipato all’Operazione Italia? 2. Stuxnet: è vero che Anon ha il codice? Per che cosa volete usarlo? Sei d’accordo con la sua creazione? Pensi che dovrebbe essere usato contro l’Iran?
«1. Non ho partecipato a opItaly ma conosco molti che lo hanno fatto. 2. Sì, Anonymous ha il codice e sì, sono d’accordo perché può anche essere usato per scopi buoni, per aiutare server remoti, pc, eccetera. Non sappiamo ancora come lo useremo. C’è gente che sta ancora imparando il codice e la sua struttura. Non so se sarà usato contro l’Iran oppure no, ma personalmente penso che dovrebbe essere usato per aiutare le persone e per raggiungere i nostri obiettivi. Perciò, sì può essere usato contro i nostri nemici».


Perciò potreste usare Stuxnet contro l’Iran ma anche contro altri Paesi? E chi ha il codice? Pensate di votare all’interno di Anon prima di usarlo? «Sì, Stuxnet potrebbe anche essere usato contro altri Paesi». Quali sono le tue opinioni su OpItaly? «La mia opinione su OpItaly è molto chiara. Non stiamo attaccando i siti italiani o quello che il vostro primo ministro ha fatto. Lo stiamo facendo perché… il governo italiano è una minaccia seria per la libertà di espressione degli italiani e per la loro libertà di usare Internet liberamente. Vogliamo essere certi che la legge che è stata approvata sia respinta e che non ci sia censura di stampa/internet in Italia. Grazie. Su Operation Italy questo è un sito di riferimento anonnews.org/?p=press&a=item&i=400».