Al Cqie: “I giovani hanno un ruolo importante per l’Italia all’estero”

ROMA – Nella seduta di martedì pomeriggio, il Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato ha proseguito l’indagine conoscitiva sulle politiche relative ai cittadini italiani residenti all’estero con l’audizione del Ministro della gioventù Giorgia Meloni.


Accompagnata dal capo di Gabinetto, Raffaele Perna, Meloni è stata accolta dal Presidente Giuseppe Firrarello (Pdl) che nell’introdurre la seduta ha sottolineato come “la realtà dei giovani italiani all’estero sia un fenomeno di grande rilievo e in continua espansione”. Da un lato, ha precisato, “la “nuova emigrazione” si caratterizza per la volontà di maturare esperienze professionali e formative da parte di giovani particolarmente qualificati”, dall’altro, “i discendenti degli italiani all’estero sono giovani pienamente inseriti nel loro contesto di residenza, ma che manifestano un sempre crescente interesse per la cultura e per il collegamento con il Paese di origine dei loro genitori e nonni”.


Il Ministro Meloni ha iniziato il suo intervento fornendo una panoramica sulle iniziative del Ministero dedicate alle giovani collettività italiane nel mondo, soprattutto, ha tenuto a sottolineare, “dando seguito alla prima Conferenza dei giovani italiani all’estero che si è svolta a Roma nel dicembre del 2008”.


Il senatore Claudio Micheloni (Pd) ha invece sottolineato “l’improprietà di riferirsi ai cittadini italiani all’estero come ambasciatori dell’Italia nel mondo. Si tratta – ha osservato – di una terminologia che tende a valorizzare un ruolo a cui non ha finora fatto da contraltare un adeguato sostegno politico. Apprezzo l’iniziativa di scambio culturale esposta dal Ministro, ma mi dispiace della scarsa conoscenza delle stesse tra le collettività di italiani all’estero. La nuova emigrazione professionalmente qualificata, che vede molti cittadini italiani e di origine italiana divenire classe dirigente all’estero, dovrebbe essere adeguatamente valorizzata dai Governi nazionali, a prescindere dal colore politico”.


Ultima ad intervenire, Mirella Giai (Maie) ha ricordato “le difficoltà che i giovani italiani residenti in Sud America riscontrano per la realizzazione dei propri progetti di vita. Il tradizionale canale associativo fatica a coinvolgere le nuove generazioni e viene percepito come distinto. Auspico quindi in un’ottica di maggior coinvolgimento l’importanza di strumenti informatici adeguati che forniscano informazioni tempestive aggiornate e esaustive”.