Ricomincia il processo per l’omicidio del leader Guaranì

SAN PAOLO – Riparte a San Paolo del Brasile il processo per l’omicidio di Kaiowá Marcos Veron, il celebre leader dei Guaranì che venne fatto picchiare a morte da un allevatore locale. La prima udienza è prevista per oggi e vede al banco degli imputati Estevão Romero, Carlos Roberto dos Santos e Jorge Cristaldo Insabralde, accusati di omicidio, arresti arbitrari, frode procedurale e altri crimini.


L’omicidio di Veron fu commissionato nel 2003 dal proprietario di un ranch. L’allevatore aveva occupato le terre in origine appartenenti ad una comunità di Guaranì e Veron li aveva guidati nella rioccupazione dei propri territori. Il processo per il suo omicidio avrebbe dovuto cominciare nell’aprile dello scorso anno, ma era stato rimandato già due volte per impedimenti di varia natura. Si tratta di un processo “storico” secondo il Procuratore Generale del Brasile (che lo ha portato in tribunale), perchè è la prima volta che nel Mato Grosso do Sul vanno a giudizio persone accusate di aver assassinato un indios.


Il processo per l’omicidio di Veron porta di nuovo alla luce il caso dei Guaranì, un popolo costretto a vivere in condizioni spaventose, rinchiuso nelle riserve o relegato in accampamenti ai margini delle strade. Una comunità a cui sono state sottratte le proprie terre, per farne allevamenti di bestiame e piantagioni, e tutto questo nella più completa indifferenza da parte delle autorità locali.