Il Napoli doma a fatica il Catania

NAPOLI – La prima senza Lavezzi fila via liscia per il Napoli. Tre punti nel carniere ed inseguimento al Milan che non si ferma, in attesa del big-match tra le prime due del campionato, in calendario lunedì 28 febbraio, in un posticipo serale che può valere una stagione. Eppure la vittoria sul Catania è alquanto difficile e sofferta, molto più di quanto fosse lecito aspettarsi, viste le posizioni in classifica delle due squadre. Ma il Napoli, soprattutto nel finale, con un solo gol di vantaggio, è costretto a stringere i denti per tenere a freno i siciliani. Simeone aveva puntato tutto sul pareggio, impostando la partita con un gran catenaccio e modificandola con un atteggiamento più aggressivo solo nelle fasi finali, quando ormai era troppo tardi.

Le due squadre sono alquanto rimaneggiate. Simeone deve rinunciare a ben sette giocatori ed inoltre manda stranamente in panchina Maxi Lopez. Mazzarri fa a meno degli squalificati Lavezzi e Campagnaro e, per scelta tecnica e necessità di turnover, tiene in panchina Gargano, Dossena e l’ex Mascara. In campo, a sostituire Lavezzi, il tecnico livornese manda Sosa.

Il Catania è schierato inizialmente da Simeone con una tattica che è eufemismo definire difensivistica. Quando il Napoli attacca, la retroguardia degli etnei è composta da sei persone, perché ai quattro difensori si allineano sui due lati Schelotto e Martinho. In quelle circostanze Gomez scala a centrocampo lasciando al solo, debuttante Bergessio l’onere di rimanere sulla linea del fronte offensivo, per tenersi pronto a qualunque eventualità. Si tratta di condizioni che rendono al Napoli la vita difficile. Per la squadra di Mazzarri sarebbe indispensabile sbloccare il risultato quanto più presto possibile per indurre i siciliani a mettere la testa fuori dalla propria metà campo e trasformare tatticamente la partita a proprio vantaggio. L’occasione giusta capita già al 10’ quando, per una trattenuta su Sosa, l’arbitro Gava concede un calcio di rigore.

Il capocannoniere Cavani, però, spreca l’occasione mandando il pallone a sbattere sul palo esterno della porta di Andujar. Bisogna ricominciare tutto daccapo. In una partita come questa l’apporto di Lavezzi, con le sue progressioni spacca-difese sarebbe stato forse determinante. Ma il ‘Pocho’ è in tribuna a scontare la prima delle tre giornate di squalifica per lo spunto di risposta a quello di Rosi ed il Napoli deve organizzarsi diversamente. A sbloccare il risultato ci pensa Zuniga al 24’ e da quel momento l’andamento tattico della partita si modifica. Il Catania è infatti costretto a rinunciare alla sua tattica ultra difensiva ed il Napoli trova più facilmente la possibilità di incidere in attacco.

Nella ripresa invece il Catania viene fuori con grande grinta e determinazione ed il Napoli soffre le pene dell’inferno. Soprattutto dopo l’ingresso in campo di Maxi Lopez, tenuto misteriosamente in panchina fino al 18’ da Simeone, i siciliani fanno sentire ossessivamente la loro pressione ed in due o tre circostanze, sempre conm Maxi, sfiorano il gol del pareggio. Il Napoli sembra afflosciarsi atleticamente, come se i grandi sforzi fisici degli ultimi tempi li stesse pagando tutti assieme. Il fortino azzurro, però, regge fino in fondo e la squadra di Mazzarri porta via una vittoria che potrà essere determinante per il futuro di questo campionato.