Napolitano: «Il processo a Berlusconi sarà giusto»

ROMA – Silvio Berlusconi stia tranquillo: il processo nei suoi confronti sul caso Ruby ”si svolgerà e concluderà secondo giustizia”. E’ il monito che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia a Silvio Berlusconi, ribadendo la propria ”fiducia nello Stato di diritto”. In un’intervista a tutto campo a ‘Welt am Sonntag’, a pochi giorni dalla sua visita ufficiale in Germania, il presidente della Repubblica (definito nel titolo come ”La fortuna dell’Italia”), ribadisce che il governo reggerà finchè avrà la maggioranza in Parlamento, e denuncia la degenerazione ”in guerriglia” che caratterizza il dibattito politico italiano.


– Silvio Berlusconi – spiega Napolitano al quotidiano tedesco – ha le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse. Sia la nostra Costituzione, sia le nostre leggi garantiscono che un procedimento come questo, in cui si sollevano gravi accuse che il presidente del Consiglio respinge, si svolgerà e concluderà secondo giustizia. Confido nel nostro Stato di diritto.


E, all’intervistatore che gli chiede un pronostico sulla tenuta del governo Berlusconi, risponde:
– Io credo che un Governo regge finchè dispone della maggioranza in Parlamento e opera di conseguenza.
Il problema vero, per il capo dello Stato, è che ”troppo spesso si scelgono toni troppo clamorosi, troppo eccessivi, nel giudizio si manca di misura, molte analisi sono contraddistinte da un certo estremismo”.
– Tutto questo – rileva – contribuisce a inasprire la tensione politica. I partiti si scontrano, si dividono; il che in un certo modo è normale in una democrazia. In Italia, tuttavia, ciò degenera in una vera e propria guerriglia politica. Colpa anche – aggiunge – dei molti personalismi dentro e attorno ai partiti, il che, in effetti, non contribuisce alla stabilità.


Ma le preoccupazioni di Napolitano non fanno presa su Berlusconi che insiste nei suoi attacchi ai magistrati: in un videomessaggio ai Promotori della libertà torna ad attaccare i giudici e rilancia sulla riforma della giustizia.


– La magistratura – dice – è divenuta sempre più un contropotere politico che esonda dai principi costituzionali e che è sempre meno un servizio pubblico efficiente e giusto, quale invece tutti vorrebbero che fosse.
Poi annuncia ”procedure più snelle per invocare la responsabilità civile dei magistrati” e per ”porre fine agli abusi e alle violazioni della nostra privacy con le intercettazioni”. Insomma, il presidente del Consiglio è proiettato sullo scontro con i pm, sicuro che il suo governo possa reggere.


– Al di là dei danni arrecati dalle ennesime, insensate e imperdonabili iniziative giudiziarie messe in campo dai magistrati di Milano – dice – il presidente del Consiglio, il governo e la maggioranza hanno lavorato e stanno lavorando alacremente alla soluzione dei tanti problemi che ci affliggono. Lungi dall’essere paralizzato o bloccato, come va dicendo l’opposizione con argomentazioni assolutamente infondate – conclude Berlusconi – il governo non si è mai fermato neppure un momento; e questo grazie a un passo che è reso ancora più spedito dall’uscita dalla nostra maggioranza di Fini e dei suoi che avevano sempre da ridire su ogni nostra iniziativa e ritardavano di proposito le riforme.