Napolitano lancia Draghi: «No ai pregiudizi sulla nazionalità»

ROMA – Dalla Germania il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lancia la candidatura di Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea.

– Siamo convinti che il governatore Draghi sia un uomo di grande qualità per competenza e rigore, ma vogliamo che la discussione sia libera da pregiudizi favorevoli o sfavorevoli sulla base della nazionalità di provenienza del candidato – ha detto il Presidente Napolitano, incontrando la stampa a Berlino al termine dell’incontro col suo omologo tedesco Christian Wulff, e auspicando ‘’che quando sarà arrivato il momento si prendano in considerazione le qualità dei candidati’’.

Il Presidente ha anche lanciato un’appello per ‘’una più stretta ed incisiva unità dell’Ue per il consolidamento delle nostre economie, delle finanze pubbliche e dell’euro’’, sottolineando che ‘’l’esperienza ci ha dimostrato che è necessario accompagnare la Bce con grandi e forti iniziative di coordinamento delle politiche economiche, di bilancio e fiscali nazionali così da rafforzare stabilità, competitività e crescita’’.

Da quando il governatore di Bankitalia è emerso come il favorito nella corsa a sostituire Jean-Claude Trichet al timone della Bce, in seguito alla rinuncia del presidente della Bundesbank Axel Weber, la stampa popolare tedesca ha lanciato un attacco al vetriolo contro di lui solo ed esclusivamente sulla base della sua nazionalità. Nei giorni scorsi il quotidiano Bild, che vende in Germania tre milioni di copie al giorno, ha posto la domanda: ‘’Chi si occupera’ ora dell’Euro?’’ e dandosi anche la risposta: ‘’Per favore non quest’italiano!’’ pubblicando una foto di Draghi a corredo dell’articolo, e aggiungendo sarcasticamente: ‘’Mamma mia, per gli italiani l’inflazione nella vita è come il sugo di pomodoro sulla pasta’’.

Ancora più ironico il Der Spiegel che ha titolato: ‘’Un superbanchiere di Berluscolandia’’. Intanto il governatore della Banca nazionale del Belgio, Guy Quaden, ha annunciato che lascerà l’incario il 31 marzo prossimo, facendo cadere così ogni ipotesi di una sua candidatura alla successione di Trichet e restringendo ulteriormente la rosa dei candidati alla presidenza della Bce. Oltre a quello di Draghi, i nomi più ‘gettonati’ in questi ultimi giorni sono quelli dell’olandese Nout Wellink, che si è fatto avanti durante una intervista al Wall Street Journal, dei tedeschi Klaus Regling, responsabile del fondo salva-Stati Efsf, e Juergen Stark, ex vicepresidente della Bundesbank e attuale membro del Comitato esecutivo della Bce. In gara ci sarebbe anche Christian Noyer, attuale governatore della Banca di Francia, anche se solo una congiuntura particolarmente favorevole – secondo gli addetti ai lavori – potrebbe portare un francese a sostituire un altro francese.