Compra-vendita. Bucchino accusa la maggioranza: «Offerto 150mila euro»

ROMA – Centocinquantamila euro elargiti come contributo volontario, rielezione assicurata in Parlamento nella prossima legislatura e uno spazio di visibilità garantito come esponente della sinistra all’interno del gruppo dei Responsabili nella legislatura in corso.

E’ l’offerta che Gino Bucchino, 63 anni, medico eletto in Canada nella lista del Pd come deputato estero, si è visto fare all’incirca tre settimane fa da un esponente di Rifondazione Socialista (di cui però non vuole rivelare il nome), che si muoveva alla ricerca di rinforzi per la maggioranza messa in difficoltà a Montecitorio dalla scissione di Fli dal Pdl.

Bucchino racconta, in una conferenza stampa a Montecitorio, di aver ricevuto una telefonata in cui questa persona gli chiedeva un incontro per sottoporgli un «importante progetto».
– Il giorno dopo, in piazza san Silvestro – prosegue col racconto l’on. Bucchino, che è stato emigrante poer vari anni in Venezuela prima di trasferirsi in Canada -, ci siamo visti e lui è andato subito al sodo, senza perdersi in troppi giri di parole: ‘questo Paese è in difficoltà e, piaccia o meno, può andare avanti solo sotto la guida di Berlusconi. Nel gruppo dei Responsabili c’è bisogno di gente di sinistra, proprio come te, che mantengano le proprie idee e la loro impostazione politica’.

In cambio, continua Bucchino riportando la conversazione, «ti garantiamo la rielezione nella prossima legislatura».
– Ne ho parlato fino alle due di questa notte con Verdini e ti sarà anche dato un contributo di 150.000 euro come rimborso-spese’ – continua il deputato del Pd -. Mi ha chiesto di pensarci su e di dargli una risposta entro 24-48 ore’. Alla fine gli ho mandato un sms dicendogli che non ero interessato. L’ho ringraziato e la cosa è finita lì’’. Il deputato democratico spiega poi di aver deciso di fare una conferenza stampa, piuttosto che rivolgersi all’autorità giudiziaria, «per fare una denuncia politica».

Una denuncia che non stupisce il l leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.
– Perché vi stupite? Se volete, ne porto venti di questi esempi… – ha detto.
Un «atto di coraggio», per il capogruppo Pd Dario Franceschini, che «fornisce la prova della vergognosa campagna messa in atto per ricostruire numericamente una maggioranza che la politica ha già demolito».
Tirato in ballo, però, il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini smentisce ogni coinvolgimento.
– Non so chi sia l’onorevole Bucchino – afferma -. Non so quindi chi possa averlo contattato e avvicinato a mio nome. Di certo la notizia di denaro offerto in cambio di adesioni a gruppi che sostengono la maggioranza di governo è totalmente destituita di fondamento. E avverto fin d’ora che denuncerò chiunque propaghi certe menzogne.

Per Verdini si cerca di «trasformare quello che dal 14 dicembre scorso è un problema politico per l’opposizione in un inesistente caso di compravendita di parlamentari. Prima ha tentato Fini, seguito a ruota dalla sinistra, oggi Gino Bucchino, cui ha subito fatto seguito Casini. Quanto a Casini, faccia i 20 nomi che dice. Sono qui che aspetto di leggerli».