Il ‘Secolo d’Italia’ in versione ‘Arconiana’

ROMA – ‘’Ecco qui, amici e lontani, il Secolo d’Italia versione ‘arcoriana’. E’ quello che potreste ritrovarvi in mano tra un po’, diciamo una ventina di giorni, quando l’operazione di ‘normalizzazione’ del nostro giornale sarà portata a termine’’. Così un editoriale del giornale, che fu di Msi e An ed ora è al centro di una disputa tra Fli e Pdl, spiega la scelta di portare nelle edicole una edizione domenicale ‘berlusconiana’.


In prima pagina una grande vignetta di Vauro che immortala il bacio dell’uomo qualunque a Berlusconi e la scritta tra due cuori: ‘’Vogliamoli bene! Campagna umanitaria per il recupero dei piccoli presidenti disadattati. In fondo non è cattivo, ha solo bisogno di affetto’’. Nell’editoriale si ringrazia Vauro ‘’che ha regalato la vignetta ‘berlusconiana’: immaginiamo che sia la prima che ha disegnato nella sua vita’’.


Nelle pagine interne interviste e dichiarazioni, già pubblicate sui giornali vicini alla maggioranza, per ‘’far capire materialmente di cosa si parla quando si dice che il Secolo deve tornare ‘fedele alla maggioranza che è rimasta con Berlusconi’’’. Si parte dell’intervento del deputato del Pdl, Maurizio Paniz, nel quale si spiega come Berlusconi abbia telefonato in questura convinto che Ruby fosse nipote di Mubarak per evitare una grave crisi internazionale. C’è Maurizio Gasparri che chiede una retata contro gli studenti universitari ‘’come il 7 aprile’’, Ignazio La Russa che parla del ‘’povero Berlusconi, lapidato senza motivo’’ e Marcello Veneziani che definisce Fini ‘’un cassonetto’’. Trova spazio anche l’editoriale di Alessandro Sallusti dal titolo ‘’Il bunga bunga? Ma va là, il Cav è pure fidanzato’’.