Catania, che cuore contro il Genoa

CATANIA – Bella partita sotto un sole altrettanto bello quella che va in scena al Massimino per la sfida tra Catania e Genoa. Il Catania si impone sul proprio campo, ma non senza faticare e in una partita in cui il vero protagonista è l’arbitro Giannoccaro, responsabile di alcune decisioni discutibili. finisce 2-1 per i rossazzurri con un espulso in campo per parte (il Genoa ne ha però anche 2 dalla panchina).


Il primo tempo, nella prima parte, è praticamente un monologo genoano. Il Catania fatica a trovare il ritmo e si fa schiacciare nella propria metà campo. Già al 16’ c’è un episodio dubbio, con Floro Flores che cade nell’area catanese dopo un contatto sospetto (che poteva essere tranquillamente rigore) con Augustyn. L’arbitro fischia invece il fallo in attacco, ma il Genoa non demorde e 3’ dopo trova il gol: in realtà il gol è viziato dalla posizione irregolare di Floro Flores, che comunque è prontissimo a sfuttare il tap in sulla parata corta di Andujar. E’ 1-0 e il Genoa fa di tutto per legittimare il risultato, ma spreca una doppia occasione ghiottissima con capitan Rossi al 36’: prima tenta il tiro, prende la traversa, si avventa di nuovo sul pallone e si fa parare il secondo tiro da Andujar. Il primo tempo si chiude con i grifoni in vantaggio e, dal loro ritmo di gioco, tutto fa presagire una vittoria rossoblù.


Invece non è così, perché il Catania torna in campo con un’altra grinta e l’inserimento di Ricchiuti su Ledesma, in particolare, dà nuova linfa vitale alla manovra rossazzurra. E subito la squadra di Simeone si riporta in parità: al 51’ Lodi batte una punizione da sinistra, la palla finisce davanti alla porta in mischia e dopo una serie di rimpalli Maxi Lopez, da distanza ravvicinata, la butta dentro. Non contento, il gruppo di casa continua a spingere e 4’ arriva il gol del vantaggio: Bergessio è protagonista di una bella azione sulla sinistra, finta il tiro e passa a Maxi Lopez, liberandosi dalla marcatura, Lopez gliela ridà e parte il tiro, che viene deviato da un tuffo di Criscito. La nuova traiettoria fulmina Eduardo per il 2-1.


La partita si innervosisce e al 67’ il Genoa resta in dieci per l’espulsione di Criscito, colpevole secondo l’arbitro di un fallo su chiara occasione da gol. L’episodio fa discutere, ma Ballardini decide comunque di operare il cambio che aveva in mente: toglie Floro Flores e mette dentro Jankovic; a questo punto l’attaccante campano si scatena e inveisce contro il quarto uomo per l’espulsione del compagno, mentre Ballardini interviene a sua volta. L’esito è scontato: arriva Giannoccaro e caccia giocatore e allenatore. Nonostante ciò il Genoa, seppur teso, prova a reagire e al 75’ con il nuovo entrato Paloschi guadagna un calcio di rigore per un fallo di Augustyn. Il contatto in effetti c’è, ma tante volte rigori del genere non sono stati concessi. In ogni caso l’arbitro la valuta come chiara occasione da gol e quindi anche il difensore rossazzurro saluta il campo con un cartellino rosso in tabellino. Ristabilita la parità numerica, Veloso si presenta sul dischetto, ma Andujar si supera e para il rigore. Non è finita, perché il Catania sfiora un minuto dopo il 3-1 con un palo colpito in pieno da Lodi. La gara non si spegne ed entrambe le formazioni tengono alto il ritmo, soprattutto il Catania con Maxi Lopez, ma al triplice fischio festeggia la squadra di casa.