L’Udinese è un carro armato. Palermo stritolato con 7 gol

PALERMO – In Spagna c’è il Barcellona, in Inghilterra l’Arsenal, in Germania il Borussia Dortmunt. Nella Serie A il calcio più bello lo fa l’Udinese. Il clamoroso 7-0 del Barbera ne è la semplice espressione, quella di una squadra che gioca in questo momento sulle ali di un entusiasmo straordinario generato dal talento di due fenomeni veri, Antonio Di Natale e Alexis Sanchez.


La prevedibile furia di Zamparini esalterà i demeriti del Palermo ma non potrà cancellare i meriti dei friulani, perché nel pomeriggio del Barbera i tifosi rosanero hanno sì fischiato i loro beniamini ma hanno anche applaudito una squadra fantastica, perché il bel calcio – in fin dei conti – si apprezza anche quando veste la maglia sbagliata.


D’altra parte fin dai primissimi minuti si era capita la musica, con l’Udinese padrona del campo in tutto e per tutto. L’avvitamento di testa di Di Natale vale il primo vantaggio al 8’ e 10’ dopo Sanchez firma il raddoppio in mischia. È l’inizio della fine per il Palermo, che si arrende prematuramente e al 28’ incassa il tris, la rete più bella del match: Di Natale serve di prima Sanchez in campo aperto, 40 metri di scatto palla al piede, due doppi passi per mettere a sedere Sirigu e destro a porta vuota. Sembra Messi…


L’espulsione ingenua di Bacinovic poi rende ancor più netto il divario tra le due squadre, con l’Udinese che rigira con piacere il coltello nella piaga: il poker arriva con il tocco sotto misura di Di Natale del 41’ e pochi secondi dopo ecco il quinto gol, un destro all’angolino basso dello scatenato Sanchez.


Finisce il primo tempo e i tifosi se ne vanno. Il 5-0 è già troppo, e siamo appena a metà gara. Al rientro in campo, infatti, l’Udinese riprende da dove aveva lasciato: al 48’ Sanchez completa la sua quaterna con un tocco di punta in “stile calcio a 5” e poi lascia il campo a Denis celebrato dall’ovazione di tutto lo stadio. Ma non basta: Darmian al 60’ chiude un pomeriggio fantozziano con una stupida trattenuta su Armero che costa rigore ed espulsione, con Totò Di natale che non perdona dal dischetto scavalcando Cavani nella classifica marcatori, 21 a 20.


L’ultima mezz’ora è pura accademia, con l’Udinese che guadagna 3 punti e si porta a una sola lunghezza dal quarto posto della Lazio che vale la Champions League, in questo momento un traguardo assolutamente possibile per la squadra che gioca il miglior calcio del nostro campionato.